Paolo Rossi, la moglie Federica: "Vi racconto i suoi ultimi momenti"

La Cappelletti, sul proprio profilo Instagram, dà il proprio commosso addio a Pablito
Paolo Rossi, la moglie Federica: "Vi racconto i suoi ultimi momenti"

Tra i tanti messaggi d'addio a Paolo Rossi, scomparso nella notte del 10 dicembre, ce n'è uno in particolare che trasuda dolore e commozione: è quello della moglie Federica Cappelletti, che pubblica sul proprio account Instagram una foto che li ritrae sorridenti, l'uno accanto all'altra, col mare sullo sfondo ed una tenera didascalia ("Per sempre"). Poche parole, ma dense di significato, accanto alle quali spiccano i commenti di utenti provenienti da ogni angolo del globo: tra questi, si distinguono quelli dei fan brasiliani, il cui ricordo di Rossi-calciatore è inevitabilmente legato alla storica tripletta con cui "Pablito" estromise la nazionale verdeoro dal Mondiale di Spagna 1982.

Paolo Rossi, la moglie: "Gli ho detto 'Vai'..."

"Nel momento in cui stava morendo e non se ne voleva andare, io l'ho abbracciato forte e gli ho detto Paolo, adesso vai, hai sofferto troppo. Staccati, lascia questo corpo e vai. Io crescerò le bambine e porterò avanti i nostri progetti. Tu hai fatto anche troppo e quindi si è addormentato in quel momento". Lo ha ricordato Federica Cappelletti parlando con i giornalisti davanti all'obitorio dell'ospedale Le Scotte di Siena. "Non è facile riassumere in poche parole tutto quello che è stato Paolo. Una persona unica, piena di ottimismo anche nei momenti più difficili, una persona grande ma allo stesso tempo semplice. Una persona che mi ha insegnato tanti valori belli e li ha insegnati alle nostre figlie. Io dico che dopo Paolo Rossi si sopravvive. Quindi cercherò di fare questo. Lui era una persona che sapeva parlare allo stesso modo con i capi di Stato ma anche con le persone che incontravamo al supermercato. Questo era Paolo e questa la sua grandezza. Preferisco pensare che sia un arrivederci. Fare a meno di lui è veramente tanto. Ma dovrò farlo, gliel'ho promesso. Riporteremo Paolo in Toscana. Faremo la cerimonia e una camera ardente a Vicenza che era la sua città adottiva. Poi lo farò cremare in accordo con il figlio perché me lo voglio tenere sempre vicino".

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