Mancini su Pirlo: "Difficoltà iniziali normali. Scudetto? Inter favorita"

Il ct della Nazionale sullo scontro Ibra-Lukaku: "Sono cose che capitano". Poi sul ritorno di Balotelli in azzurro: "Le porte sono sempre aperte"
Mancini su Pirlo: "Difficoltà iniziali normali. Scudetto? Inter favorita"© ANSA

È un Mancini a 360 gradi quello che è intervenuto al talk show di Piero Chiambretti Tiki Taka - La Repubblica del pallone. Dallo scontro Ibra-Lukaku alla lotta scudetto passando per l'"apprendistato" di Pirlo sulla panchina della Juve, tanti i temi trattati. In merito al faccia a faccia tra il gigante svedese e l'attaccante belga nel finale del primo tempo del derby di Coppa Italia tra inter e Milan, sul quale la procura federale della Figc ha aperto un'inchiesta annunciando anche la convocazione dell'arbitro Valeri, il ct della Nazionale ammette: "Sono cose che sono sempre capitate in campo e continueranno a capitare. L'arbitro li ha ammoniti, forse li poteva espellere ma la cosa finisce lì, ne abbiamo parlato fin troppo e non dobbiamo andare oltre. Non penso debbano squalificarli per mesi, l'arbitro era lì e ha deciso per il giallo. Se avesse sentito qualcosa di particolare penso avrebbe fatto qualcosa però non so cosa si siano detti".

Mancini: "Pirlo ha le carte in regola per fare l'allenatore"

Sui primi mesi di Andrea Pirlo sulla panchina della Juve, Mancini rivela: "Certamente può fare l'allenatore. È chiaro che è all'inizio e può avere delle difficoltà perchè è diverso rispetto a giocare. Ci vuole un po' di tempo per entrare nel ruolo dell'allenatore, ma è una cosa normale". Sulla corsa allo scudetto commenta: "L'Inter la vedo molto bene e penso che questo possa essere un anno importante. Il campionato è molto aperto anche perchè è una stagione talmente particolare, con molte squadre in corsa. L'Inter ha trovato una buona quadratura, è una squadra forte. Poi ovviamente nelle piazze più grandi, dove sei obbligato a vincere, come alla Juve, al Milan e all'Inter, ottenere risultati è più difficile. Il Milan? È meritatamente in testa e Ibrahimovic anche a 40 anni sta facendo benissimo. Riesce a gestire le sue forze. e sono molto contento per lui".

Mancini sul suo contratto e sul possibile ritorno di Balotelli in Nazionale

Il tecnico jesino, circa un possibile rinnovo contrattuale ammette: "I contratti sono lì ma si possono rompere o allungare in qualsiasi momento. Fare i Mondiali con l'Italia? Intanto dobbiamo qualificarci, visto che non è così scontato dopo l'ultima volta. Prima abbiamo l'Europeo e poi la Nations League in casa nel prossimo ottobre. Dopo ci sono i Mondiali: nell'arco di due anni abbiamo tre competizioni importanti ed è chiaro che uno vorrebbe giocarle tutte". "Eravamo scesi al ventunesimo posto del ranking mondiale, ora siamo decimi e sesti in quello europeo - ha ricordato con un pizzico di orgoglio -. Abbiamo fatto molto bene in questo anno e mezzo, fortunatamente siamo riusciti a risalire e penso che possiamo salire ancora perchè l'Italia merita molto di più". Con il Mancio è iniziato un nuovo ciclo per l'Italia. Un "rinascimento" all'insegna dei giovani: "In quel momento era importante trovare ragazzi giovani per dare un futuro alla Nazionale, da mixare con quei 4-5 giocatori più esperti che potevano aiutarli a crescere. Siamo stati fortunati perchè siamo riusciti a trovare ragazzi bravi che volevano imporsi e non volevano perdere l'occasione della vita. E ora stanno continuamente migliorando". Capitolo a parte dedicato poi per Mario Balotelli: "Ancora oggi è il giocatore italiano con le più grandi qualità tecniche. Negli ultimi anni si è perso un po' ma è ancora giovane, ha 30 anni". Mancini svela poi anche di sentire la mancanza del lavoro quotidiano con un club: "In Nazionale si giocano poche partite e a volte uno si stanca di stare a casa. Questo è il problema. È un grandissimo onore sedere sulla panchina della Nazionale italiana, soprattutto in questo momento in cui la squadra è tornata molto competitiva e dobbiamo affrontare delle competizioni importanti. Poi sicuramente sì, tornerò in un club". Anche perchè, è sicuro, non mancano tecnici in grado di ricoprire il suo ruolo: "Ci sono tanti allenatori che possono farlo. Allegri, Ancelotti e Gasperini per esempio possono allenare la Nazionale".

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...