Alla Juve dal ’99 al 2001 e una parentesi ben più lunga a Brescia agli ordini (tra gli altri) di Carletto Mazzone e in compagnia di Roberto Baggio. Ma la storia di Jonathan Bachini, inevitabilmente, è anche legata alla squalifica a vita per la positività al test della cocaina. “Non sentiamo nostro padre da tre anni - hanno rivelato recentemente le due figlie Asia e Sandy a Live Non è la D’Urso - Da quando sta con questa nuova compagna è completamente sparito. Quando è uscito il fatto del doping io (la primogenita, ndr) non l’ho accusato di niente, ma da quando ha conosciuto questa donna è diventato apatico, non lo riconosco più. Da tre anni e mezzo non ho più sue notizie, non so neppure se è vivo o morto”.
La verità di Bachini
L’ex centrocampista ha fatto sapere, in un’intervista a Libero, di non aspettarsi minimamente un comportamento del genere da parte delle figlie. Ha dichiarato di essersi sentito umiliato perché queste situazioni andrebbero risolte dentro le mura domestiche. Una narrazione non del tutto vera, secondo Bachini, che ha proseguito parlando dell’attuale compagna, a suo dire ben felice di rivedere e frequentare le figlie. Il calcio ormai fa parte del passato, così come la cocaina. Oggi Bachini lavora come operaio al porto di Livorno e sogna di essere reintegrato dalla Figc. Sperando di riabbracciare al più presto Asia e Sandy.