Superlega: quanto guadagnerebbero e cosa rischiano Juve, Inter e Milan

Pioggia di soldi (350 milioni a testa alla firma), ma che torneo giocheranno i tre club italiani?
Superlega: quanto guadagnerebbero e cosa rischiano Juve, Inter e Milan© Alessandro Falzone/Agenzia Aldo Liverani sas

Juventus, Inter e Milan sono i club italiani fondatori della SuperLega. Cosa cambia per loro? Primo: rischiano di essere espulsi da ogni competizione di Uefa e Figc e per “ogni competizione” si intende tutto. Non solo la prima squadra non potrebbe partecipare a nessun campionato dalla Serie A in giù, ma anche la Primavera, qualsiasi squadra giovanile e qualsiasi squadra femminile. Secondo: si troverebbero immediatamente più ricche, perché da quello che trapela, al momento dell’adesione alla SuperLega i club incasserebbero 350 milioni, poi potrebbero dividersi un montepremi di sei miliardi di euro, quanto potrebbe valere il nuovo torneo tra sponsor e diritti tv.

Superlega, quale torneo e con quanti club

Già, ma quale torneo? E con quanti club? Se i fondatori sono dodici, non significa che rimarranno tali. La storia della Premier League inglese, nata da uno strappo simile, insegna che intorno ai primi “ribelli” che agiscono all’inizio vanno sempre dietro molti altri club, quando si rendono conto dei potenziali guadagni. È possibile che nel giro dei prossimi mesi le adesioni alla SuperLega crescano, a meno che le minacce dell’Uefa e delle federazioni nazionali non scoraggino i club. Ma i fondi che stanno dietro al progetto della SuperLega Europea sono convinti che alla fine sarebbero almeno 20, con la possibilità di aumentarli fino a 32, i club coinvolti nel nuovo torneo.

Superlega, la formula

A quel punto la formula potrebbe comprendere due gironi con playoff per definire la vincitrice. Al momento, però, si parla di ipotesi perché senza il numero finale dei club che aderiscono è difficile prevedere una formula. Una cosa è certa: l’idea dei club fondatori non è quella di porsi come alternativa ai campionati nazionali ai quali vorrebbero comunque continuare a partecipare, qualora non venissero espulsi naturalmente. È ovvio che la partecipazione di club che possono attingere alle risorse economiche della SuperLega scaverebbe un divario enorme con gli altri. A meno che nei campionati nazionali, le big della SuperLega non schierassero le squadre B.

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