Sembra morta, ma non lo è ancora la Superlega annunciata lunedì scorso da 12 top club europei e apparentemente sfumata in un paio di giorni. "Il progetto è in stand-by - le parole ieri di Florentino Perez, presidente del Real Madrid e numero uno della Superlega - il consorzio esiste ancora. Juventus e Milan non se ne sono andate. Stiamo tutti insieme: riflettiamo, lavoriamo. Al momento nessuno ha abbandonato la Superlega perché nessuno ha pagato la penale per farlo". Anche il Barcellona, oltre a Juve, Milan e Real Madrid, è tuttora coinvolto nel progetto: "Noi manteniamo una posizione di prudenza. La Superlega è una necessità però l'ultima parola spetta ai soci del nostro club. Ci sono state pressioni su alcuni club, ma la proposta esiste ancora", le parole di ieri del presidente blaugrana Joan Laporta. Il club catalano ha reso noto anche un comunicato in cui, pur sottolineando la necessità di prudenza e dell'approvazione da parte dei propri organi sociali, rivendica che "la decisione (di entrare nella Superlega, n.d.r.) è stata presa con la convinzione che una presunta rinuncia a far parte di questa iniziativa come società fondatrice sarebbe stata un errore storico".