"Tutti insieme contro il bullismo”, lo sport come veicolo di educazione

Le parole di Francesco Rotondi, tra i sostenitori dell’evento in programma il 4 luglio, avvocato e giornalista pubblicista sull’importanza della formazione dei più piccoli
"Tutti insieme contro il bullismo”, lo sport come veicolo di educazione

Francesco Rotondi è Socio Fondatore e Managing Partner dello studio legale LabLaw oltre che Avvocato Giuslavorista con cattedra alla LIUC – Università Carlo Cattaneo di Castellanza e giornalista pubblicista. Specializzato in diritto del lavoro e delle relazioni industriali, tutela gli interessi dei maggiori gruppi di imprese nazionali e internazionali, con consolidata esperienza nell’ambito delle riorganizzazioni e ristrutturazioni aziendali, delle operazioni straordinarie e del contenzioso sindacale. Opinionista per le più importanti testate giornalistiche, è anche autore di numerose pubblicazioni scientifiche. ?

LO SPORT ELEMENTO EDIFICANTE DELLA SOCIETÀ

?In occasione dell’importante evento 'Tutti insieme contro il bullismo' ha rilasciato alcune dichiarazioni: “Lo sport è elemento centrale ed edificante della società, le regole, i principi, il rispetto e l’educazione che ne governano rigidamente la dinamica non possono in alcun modo essere trascurati, è terapia, ogni qualvolta contribuisce a risolvere temi individuali e collettivi che possono riguardare la società, la famiglia, la scuola. Così ragionando non potevamo rimanere insensibili e inerti di fronte al dilagare del fenomeno del bullismo che oggi ha aumentato la potenza di fuoco potendosi realizzare attraverso nuovi strumenti a enorme impatto sociale: i social. Occorre reagire, fare squadra e tentare di costruire gli anticorpi necessari alla sopravvivenza in questo mutato contesto dialettico. Lo sport non è discriminatorio, è un patrimonio di tutti e per tutti e su questo siamo tutti d’accordo. Ma lo sport non deve essere discriminato. Non esistono sport di primo livello, non esistono sport migliori di altri e non esistono sport 'cattivi'”.

IL 4 LUGLIO “TUTTI INSIEME CONTRO IL BULLISMO”?

“Tutto questo è solo una speculazione mediatica – continua Rotondi – che si fonda, come al solito, sulla profonda ignoranza: il 4 luglio parteciperemo a un’intera giornata di 'sport da ring' dedicata alla lotta al bullismo ricordando come gli sport da combattimento nulla hanno a che fare con la discriminazione, il bullismo, le vessazioni, la violenza, anzi è esattamente lo spirito opposto a governare la disciplina: educazione, rispetto per se stessi e per l’avversario e soprattutto la consapevolezza che ciò che accade in palestra è disciplina sportiva!! Credo sia molto importante divulgare questo messaggio e dubitare della buona fede e genuinità di chi in nome di quale like è capace solo di diffondere un’errata informazione e, a sua volta, la cultura della denigrazione e della violenza. Proprio sotto questo profilo ci tengo a evidenziare che molto spesso si sottovaluta la forza 'vera' e negativa che hanno le 'parole' mal utilizzate e indirizzate e che sono proprio esse a essere nella maggior parte dei casi autrici dei fenomeni che si vogliono combattere”.

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