© Marco CanonieroTORINO - Massì che in fin dei conti le cose troppo semplici non lo stimolano. E dunque a questo Massimiliano Allegri che irradia entusiasmo e smania di ripartire dopo due anni da spettatore (un po’ pagato e un po’ pagante) può andare benissimo anche un avvio di stagione tosto e insidioso al punto giusto. Stimolante sia in termini di avversari (roba da 5 big match nelle prime nove di campionato) sia in termini di emergenze da fronteggiare. In primis, manco a dirlo, a centrocampo: laddove potranno persino arrivare due nuovi acquisti di spessore quali Miralem Pjanic e Manuel Locatelli, ma - al momento - laddove si annidano infortuni, squalifiche, acciacchi. Sì, insomma, si fa la conta dei presenti più che dei possibili arrivanti.
Arthur è alle prese con il lungo recupero dopo l’intervento chirurgico per la rimozione dell’ossificazione della membrana interossea della gamba destra cui si è sottoposto il 16 luglio: tempi stimati in 3 mesi circa. Adrien Rabiot è invece ai box a causa della lesione di basso grado del muscolo retto femorale della coscia sinistra evidenziata durante gli esami effettuati il 3 agosto: in teoria si balla tra i 10 giorni e le tre settimane di inattività agonistica, ma la situazione dovrà essere monitorata con costanza dunque non è il caso di dare troppo per scontata la presenza del francese, titolare, per il debutto di campionato di domenica 22 agosto alla Dacia Arena, contro l’Udinese.
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