La Passione di Yara: vince la Juve nel ricordo della ginnasta

Una grande festa di sport e solidarietà, tra beneficenza e commozione, con 300 piccoli calciatori al via per la 6ª edizione
La Passione di Yara: vince la Juve nel ricordo della ginnasta

La sesta edizione del torneo per la categoria pulcini “La Passione di Yara”, che ha coinvolto 300 giovani atleti provenienti da tutta Italia oltre a 120 volontari che si sono occupati senza sosta dell’organizzazione dell’evento, nel weekend appena trascorso, si è conclusa con la vittoria della Juventus sulla Cantera Massese, in un clima di festa generale al centro sportivo di Valbrembo.

La soddisfazione maggiore per Fulvio Gambirasio, presidente dell’Associazione Sportiva Dilettantistica “La Passione di Yara”, è stato rivedere i più piccoli divertirsi in campo, con i genitori pronti a sostenerli sugli spalti: «Il primo obiettivo del torneo era fornire una nuova opportunità di divertimento e di attività agonistica ai ragazzi e alle loro famiglie, e vedendo come si sono svolte le cose possiamo essere felici. Il secondo, insegnare ai giovani che oltre all’attività calcistica e il mero risultato finale, esistono valori umani molto più importanti». Le parole del padre di Yara Gambirasio, ex ginnasta prematuramente scomparsa a cui il torneo è dedicato, rispecchiano perfettamente l’atmosfera in cui i calciatori dei 20 club in gara hanno accolto i premi e le medaglie una volta terminate le sfide: a sorpresa l’Atalanta, che fino alla scorsa edizione aveva dominato i primi posti della classifica, si è posizionata quinta, con l’Inter in settima posizione, il Milan in ottava e il Torino in sedicesima.

L’evento patrocinato da Regione Lombardia e dalla Provincia di Bergamo, ha visto sfilare durante le premiazioni delle squadre, numerosi volti noti della politica e dello sport italiano, primo fra tutti quello di Lara Magoni, ex sciatrice alpina e attuale Assessore al Turismo della Regione, che ha consegnato a Fulvio Gambirasio un riconoscimento Coni per l’importanza e il significato della manifestazione. Tra i principali ospiti si è fatto notare anche Alessandro Antonello, amministratore delegato dell’Inter, che ha rimarcato la forte intesa tra la società milanese e l’Associazione: «Noi come Inter partecipiamo a questo evento dalla prima edizione: la sensibilità che il nostro club ha da sempre nei confronti dei ragazzi del settore giovanile e della storia della famiglia Gambirasio, ha dato origine a questo legame”. Al di là dell’assegnazione dei trofei, il ricordo di Piermario Morosini e Davide Calciatori, ex calciatori bergamaschi prematuramente scomparsi, è stato il momento più emozionante e toccante di tutta la kermesse. La cerimonia in memoria dei due giocatori, presentata da Xavier Jacobelli, direttore di Tuttosport, ha visto consegnare il Premio Morosini da Don Manenti, padre spirituale dell’ex giocatore, a Alessandro Trutoiu del Venezia, e il Premio Astori, dal padre dell’ex capitano della Fiorentina, a Marco Zandegiacomo dell’Hellas Verona, giovani uomini che ne incarnano profondamente i valori.

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