Ucraina, De Zerbi in salvo: via da Kiev con lo staff, ritorno in Italia

Il tecnico dello Shakhtar è riuscito a ripartire dalla capitale ucraina, la guerra è lontana
Ucraina, De Zerbi in salvo: via da Kiev con lo staff, ritorno in Italia© EPA

ROMA - L'allenatore dello Shakhtar Donetsk Roberto De Zerbi e i componenti italiani dello staff della squadra ucraina hanno lasciato Kiev e hanno raggiunto la Romania. Un ruolo determinante per questa operazione, come per altre degli ultimi giorni, è stato svolto dall'Uefa che si è costantemente tenuta in contatto con il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, a sua volta impegnato nel fare da tramite con De Zerbi e i suoi collaboratori. 

Gravina: "Spero di riabbracciare quanto prima De Zerbi"

Così il presidente della Figc Gabriele Gravina a proposito della situazione relativa a De Zerbi: "La crisi ucraina ci addolora e ci preoccupa molto, con il posticipo di 5' dell'inizio delle gare del fine settimana abbiamo voluto dare un segnale di unità nel promuovere e sostenere la pace. Ringrazio i tanti club, i dirigenti, i calciatori e gli allenatori che stanno inviando messaggi coerenti con la posizione italiana e quella della UEFA. In queste ore, il presidente Ceferin si sta attivando in prima persona per aiutare tantissime persone del nostro mondo dimostrando di essere un grande leader. La situazione è critica, nella speranza che si arrivi presto ad un cessate il fuoco, ci siamo comunque attivati per poter riabbracciare quanto prima in Italia Roberto De Zerbi e il suo staff con cui sono in contatto costante".

Carlo Nicolini: "Un'odissea, stremati e sollevati"

"Quattro giorni senza dormire e ora un viaggio del genere. Un'odissea". Carlo Nicolini, dirigente dello Shakhtar Donetsk, sintetizza così la settimana che non dimenticherà tanto facilmente. A sbloccare la situazione, l'intervento di Figc e Uefa: "Gravina ha chiamato De Zerbi, ed era in contatto con Ceferin, che imbeccato da Srna, con l'aiuto del club e della federcalcio ucraina, ha organizzato il tutto". L'ultimo pensiero va alla location che li ha accolti e protetti nei giorni che stanno facendo tremare il mondo: "Il personale dell'hotel Opera di Kiev. Li voglio ringraziare infinitamente", spiega Nicolini.

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