Riguardo il gol nel derby segnato con la maglia del Milan, con tanto di esultanza polemica, questa la risposta di Ronaldo: "Non so nemmeno cosa o chi volessi provocare. Era chiaramente una provocazione, ma non so se ai tifosi o a Moratti. Quando sei giovane fai queste cose. Ma la mia relazione con l’Inter sarà sempre bellissima e la verità è che non avevo motivo di provocare". Si parla poi del calcio di oggi, con Messi e Cristiano Ronaldo che hanno scritto nuove pagine di storia e segnato record su record: "Tutti i record verranno battuti, anche quelli di oggi di Messi e Ronaldo. I record sono fatti per questo. Ma è difficile paragonare una generazione con un’altra. Non ci sono i criteri giusti per farlo. Se però mi chiedi quale generazione scegliere, dico la nostra, ma senza nessun dubbio. Eravamo veramente in tanti e forti. Forti davvero. Oggi non è che non sono forti, Cristiano e Messi sono fortissimi. Così come Neymar… Però mancano gli altri, che non sono arrivati al loro livello. Prima c’era più competizione e non solo in Italia, anche in Spagna e Inghilterra".
Lo spettacolo della Premier
A proposito di Premier, si è giocata da poco la super sfida tra Manchester City e Liverpool: “Hanno due allenatori vedono il calcio in forma divertente, offensiva, verticale, veloce, con intensità. Io sono stato a guardare la partita con grande gioia, perché anche se giocavano Manchester City e Liverpool c’era pressing alto, con un livello eccezionale e pochissimi errori. Sono due allenatori che ispirano. Dove mi sarebbe piaciuto giocare? Non lo so, ma Pep non usa tante volte il centravanti”.