L'Ungheria ci ricasca: fischiato il "Black lives matter"

Contestato da una Puskas Arena piena di bambini il gesto contro il razzismo dei giocatori dell'Inghilterra. Il ct britannico Southgate: "Stento a capire"
L'Ungheria ci ricasca: fischiato il "Black lives matter"© Getty Images

BUDAPEST (Ungheria) - Prima del calcio d'inizio del match di Nations League contro l'Ungheria, i giocatori inglesi sono stati fischiati e fatti oggetto di ululati dal pubblico della Puskas Arena appena si sono inginocchiati in segno di solidarietà verso il movimento "Black Lives Matter". Ci casca ancora l'Ungheria, non nuova ad "esibizioni" del genere: il match di questa sera avrebbe dovuto svolgersi a porte chiuse per i tre turni di squalifica inflitti dall'Uefa ai magiari dopo gli stessi episodi riscontrati durante le partite di Euro 2020 e dello scorso 2 settembre nel corso delle qualificazioni mondiali, quando a Raheem Sterling e Jude Bellingham erano stati 'dedicati' ululati e versi di scimmia.

Southgate senza parole: "Fatico a capire"

Oggi a Budapest c'erano 34mila persone, in maggioranza bambini, perché la federcalcio ungherese aveva deciso di aprire gratuitamente le porte della Puskas Arena agli Under 14 ma il risultato è stato lo stesso, con fischi e ululati razzisti. Sconsolato, non solo per la sconfitta il tecnico britannico Southgate: "Non riesco proprio a capire perché abbiano voluto commentare con ululati il nostro gesto, con il quale cerchiamo di educare le persone nel mondo. Ma forse i bambini sono stati influenzati dagli adulti. Ora l'Uefa dica qualcosa".

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