Blatter e Platini assolti dall'accusa di frode ai danni della Fifa

Respinte le richieste della pubblica accusa che, lo scorso 15 giugno, aveva chiesto per entrambi un anno e otto mesi di reclusione
Blatter e Platini assolti dall'accusa di frode ai danni della Fifa© EPA

BELLINZONA (SVIZZERA) - Michel Platini e l'ex presidente della Fifa, Sepp Blatter, sono stati assolti dall'accusa di truffa a danno della Fifa. Il Tribunale penale federale di Bellinzona (Svizzera) non ha accolto le richieste della pubblica accusa che, lo scorso 15 giugno, aveva chiesto per entrambi un anno e otto mesi di reclusione (con la sospensione della pena). I due imputati si sono sempre dichiarati innocenti.

Platini e Blatter: ecco cosa è successo

Platini, 67 anni compiuti lo scorso 21 giugno, ex presidente della Uefa, massimo organo calciatico europeo, era accusato di aver "percepito illegalmente, a spese della Fifa, il pagamento di 2 milioni di franchi svizzeri" (1,8 milioni di euro) da parte di Blatter, 86 anni, a sua volta ex numero uno della Federcalcio internazionale. Difesa e accusa concordano su un punto: il tre volte Pallone d'Oro ha ben consigliato Blatter tra il 1998 e il 2002, durante il primo mandato di quest'ultimo alla guida della Fifa, quando i due avevano concordato un contratto nel 1999 che attribuiva a Platini un compenso annuo di 300.000 Franchi svizzeri, interamente pagati dalla Fifa. Ma nel gennaio 2011 l'ex Juve, divenuto nel frattempo presidente della Uefa (2007-2015) - "ha rivendicato un compenso di 2 milioni di franchi svizzeri", ingiustificato secondo l'accusa. I due si sono difesi sostenendo di aver deciso fin dall'inizio uno stipendio annuo di un milione di franchi svizzeri, con un "gentlemen's agreement" orale e senza testimoni, senza che le finanze della Fifa consentissero il pagamento immediato a Platini. 

Platini: "Giustizia è stata fatta"

L'ex numero uno della Uefa ha voluto esprimere tutta la propria felicità per la sentenza attraverso una nota: "A seguito della decisione dei giudici del tribunale di Bellinzona, questa mattina, ho voluto esprimere la mia felicità per tutti i miei cari che finalmente giustizia sia stata fatta dopo sette anni di bugie e manipolazioni. La verità è venuta alla luce. La mia lotta è una lotta contro l'ingiustizia. Ho vinto una prima partita. In questo caso, ci sono colpevoli che non si sono presentati durante questo processo. Non mi arrenderò e andrò fino in fondo nella mia ricerca della verità - conclude -. Passare dall'essere una leggenda del calcio mondiale a un diavolo è molto difficile, soprattutto quando lo si fa in modo totalmente ingiusto".

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