Rebic, il tuttofare che piace a Pioli

Ritenuto cedibile dopo l'ultima deludente stagione, il croato ha saputo risalire le gerarchie di Pioli durante l'estate. E oggi è il candidato principale a essere il centravanti titolare nell'esordio contro l'Udinese. E pazienza se ancora una volta dovrà giocare in un ruolo non suo
Rebic, il tuttofare che piace a Pioli© Roberto Garavaglia/ag. Aldo Liverani sas

Aggrappati ad Ante Rebic. Con Giroud che ha svolto lavoro differenziato anche nella seduta odierna a San Siro, con Origi che non gioca una partita dal 17 maggio scorso (25 minuti)ma che soprattutto in tutta la scorsa stagione ha avuto solo 3 presenze da titolare (e nessuna in Premier League) e senza una terza punta come da più parti consigliato in tema di mercato, il Milan per l’esordio di campionato contro l’Udinese rischia di doversi affidare all’attaccante croato che è stato a lungo nella lista delle possibili cessioni. L’ultima stagione, totalmente deludente e certamente non salvata dal gol che a Salerno ha regalato un importante 2-2 ai rossoneri, aveva portato i dirigenti del Milan a mettere Rebic sul mercato: non a svenderlo, certo, perché sprazzi di stagione ad altissimo livello si sono visti anche a Milano. Ma metterlo in vendita, a fronte di una adeguata offerta (dai 10 milioni di euro in su, per intenderci), era certamente nelle corde di Maldini e Massara.

La storia racconta invece che Rebic, alla ripresa degli allenamenti dopo la stagione dello scudetto nella quale il suo contributo non era certo stato decisivo, ha messo in campo tutto un altro piglio e un’altra determinazione. Ha convinto Pioli giorno dopo giorno di avere una mentalità nuova, di impegnarsi con inatteso entusiasmo, fino a essere protagonista in alcune amichevoli: in gol all’esordio contro i dilettanti del Lemina, autore di un assist eccellente, di tacco, per Giroud contro l’Eintracht, nuovamente a segno contro il Wolsfberger e capace di una doppietta al Vicenza, Rebic ora corre per una maglia da titolare contro l’Udinese, in un ruolo che non è il suo, punta centrale, ama che dovrà imparare sempre più ad abbracciare, visto che da esterno Leao è diventato ormai un intoccabile.

Capace di trasformarsi soprattuto nei giorni di ritorno delle sue prime due stagioni al Milan, condizionato da infortuni e poco utilizzato nel campionato scorso, per Rebic si apre una avventura del tutto nuova. Pioli con ogni probabilità gli assegnerà il ruolo di centravanti contro l’Udinese e a quel punto sarà lui a giocarsela fino in fondo. Consapevole che con Giroud e Origi ancora molto indietro, anche ammesso che riescano ad andare in panchina, non è che necessitino a tutti i costi di giocare. Anzi, se la prova di Rebic fosse tale da convincere Pioli a non doverli utilizzare, proprio il tecnico sarebbe più felice di tutti. Perché ha sempre creduto in Rebic. E perché i due bomber avrebbero una settimana in più per mettersi in condizione.

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