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Si è messo in coda alle 2 e un quarto della notte («Non immaginavo di trovare tanta gente a quell’ora: evidentemente abbiamo pensato tutti la stessa cosa»). Gli occhi lucidi, la commozione sul viso, davanti al feretro della Regina composto nel Lying-in-State, la camera ardente, è arrivato dopo tredici ore e cinque minuti. Le ha contate il cronista di un tabloid particolarmente puntiglioso, dal momento in cui David Beckham è entrato nella fila ch
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