Indonesia, Perù, Hillsborough, Heysel: quanto sangue nel calcio

Le tragedie che hanno funestato questo sport, dal 1964 a Lima fino ai nostri giorni passando per il dramma che coinvolse anche la Juve
Indonesia, Perù, Hillsborough, Heysel: quanto sangue nel calcio© Getty Images

Dall'Indonesia all'Inghilterra, passando per la triste pagina di calcio scritta in Corsica: più volte la storia di questo sport è stata macchiata da tragedie, episodi dolorosi che ne hanno segnato il corso. È ciò che è accaduto nella città di Malang, ultimo atto aggiunto alla lista dei fatti più drammatici accaduti su un campo di calcio. Di catastrofi purtroppo ne abbiamo già memoria, a partire da quella accaduta in Perù il 24 maggio 1964, quando durante le qualificazioni olimpiche fra la nazionale di casa e l'Argentina allo Stadio Nazionale di Lima rimasero uccise oltre 300 persone e altre 1000 ferite.

Hillsborough e Heysel

Fra le tragedie più tristemente note della storia c’è sicuramente la strage di Hillsborough, la più grande del calcio inglese: il 15 aprile 1989 una ressa sugli spalti costò la vita a 96 tifosi, ufficialmente 97 dato che l’ultima vittima è deceduta oltre trent’anni dopo togliendosi la vita per gli avvenimenti di quel giorno. Troppo grande era il rimorso di aver ceduto il suo biglietto a un caro amico, rimasto anche lui ucciso assieme agli altri tifosi del Liverpool. E proprio i Reds sono rimasti coinvolti in un altro episodio tragico, quello dell’Heysel che tocca da vicino anche l’Italia. Prima del fischio d’inizio della finale di Coppa dei Campioni fra Juventus e Liverpool alcuni tifosi sfondarono le reti di protezione che separavano la curva dal settore occupato dagli avversari causando una fuga generale che alla fine risultò fatale per 39 tifosi, tra i quali 32 italiani.

Corsica e Coppa d'Africa

Recentemente non si può dimenticare l’episodio accaduto a Furiani, in Corsica, in occasione della partita di Coppa di Francia fra il Bastia e il Marsiglia. All’epoca l’OM era la squadra più forte della Francia e la risonanza mediatica dell’incontro attirò allo stadio molti tifosi, costringendo le autorità ad autorizzare la costruzione di una tribuna provvisoria per aumentare la capienza dell’impianto di altri 10.000 posti. Proprio quella decisione risultò fatale: prima dell’incontro il settore crollò causando 18 morti e 2357 feriti e la Federcalcio francese decise di annullare quell’edizione della coppa in segno di lutto. L’ultimo accadimento in ordine di tempo è quello andato in scena lo scorso gennaio in Coppa d’Africa, quando prima di Camerun-Comore la ressa davanti ai cancelli dello stadio provocò svariati morti, fra i quali un bambino di appena 6 anni. Tutte macchie indelebili nella storia del calcio che china il capo davanti al dolore e alla disperazione delle vittime di questi tragici episodi.

Nel 1990 gli scontri di Zagabria

Non ci furono morti, il 13 maggio del 1990 al Maksimir di Zagabria, ma gli scontri in campo tra Delije (serbi della Stella Rossa) e Bad Blue Boys (croati della Dinamo Zagabria) portarono alla dissoluzione della Jugoslavia.

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