Superlega, Laporta contro Psg, Uefa e Al-Khelaifi: "Basta con i club-Stato"

Il presidente del Barcellona tiene viva la battaglia: in occasione dell'assemblea dei soci ha ribadito la necessità di una nuova competizione europea

Joan Laporta, presidente del Barcellona, ha parlato nuovamente di Superlega in occasione dell'assemblea dei soci del club blaugrana. Durante il suo discorso d'apertura non sono mancati attacchi rivolti all'Uefa, nello specifico al suo presidente Aleksander Ceferin, e a Nasser Al-Khelaifi, presidente del Psg e dell'Associazione dei Club Europei. La società francese è, appunto, considerata un club-Stato, alla stregua del Manchester City, le cui proprietà appunto sono riconducibili al fondo sovrano qatariota (nel primo caso) e alla famiglia reale di Abu Dhabi (nel secondo).

Le parole di Laporta

Questo il passaggio del discorso di Laporta a proposito del futuro del calcio europeo: "Il calcio ha un problema di pubblico, deve poter attrarre i giovani. Esiste inoltre il problema dei club-Stato, che hanno risorse illimitate e nessun controllo. La precedente gestione (riferimento alla presidenza Bartomeu, ndr) ha commesso l'errore di voler competere con loro. Nessuno ha mai messo un freno a questi club. La Uefa fa tutto il contrario, li appoggia. Per questo noi appoggiamo la Superlega. Fa ridere quando i club-Stato dicono che quelli della Superlega sono "i ricchi". Lavoreremo per rispettare le leghe e sarà un torneo aperto. Il caso è sotto esame della Corte di Giustizia dell'Unione Europea: se sarà favorevole ai nostri interessi, potremo lavorare a un format della competizione che possa piacere a tutto il mondo".

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