Caso Superlega, l’avvocato della Corte ha dato ragione all’Uefa: cosa è successo

Il Direttore di Tuttosport Guido Vaciago ci spiega nel dettaglio su che cosa ha basato la sua decisione l'avvocato generale Athanasios Rantos e quali saranno gli sviluppi della questione

TORINO - "L'avvocato della Corte ha espresso il suo parere sul caso Superlega e ha dato nettamente ragione alla Uefa, in maniera abbastanza incontrastata, senza particolari sfumature". Il direttore di Tuttosport Guido Vaciago introduce così la sua analisi dopo che l'avvocato generale della Corte di Giustizia Europea Athanasios Rantos ha fatto sapere che un'eventuale Superlega, non vietata dalle leggi dell'Unione, potrà esistere soltanto fuori dal cosiddetto "ecosistema Uefa e Fifa" e queste potranno quindi sanzionare i club o i giocatori che vi parteciperanno, escludendoli dalle loro competizioni. "Su che cosa ha basato la sua decisione? - prosegue Vaciago - Sul fatto che la Uefa e la Fifa sono sì dei monopoli, ma sono dei monopoli che in qualche modo preservano alcuni valori della cultura europea: fa riferimento al modello dello sport europeo. In sostanza, sono dei monopoli accettabili e una delle eccezioni degli articoli 101 e 102 dei trattati di Roma e proprio su quelle eccezioni e sulla specificità dello sport, l'avvocato ha deciso che la Uefa può effettivamente mantenere il monopolio delle competizioni e arrogarsi il diritto di decidere se una nuova competizione si può fare o non si può fare".

Vaciago: "La Superlega non muore oggi"

"La Superlega muore oggi? Diciamo di no, perché c'è comunque il parere della Corte da aspettare, che arriverà a marzo. Quello dell'avvocato è un parere non vincolante, anche se nell'80% dei casi la storia ci dice che la Corte ricalca il suo pensiero. È quindi credibile che il progetto Superlega così come è nato e così come è in questo momento concepito non veda la luce. La cosa fondamentale che ha colpito la Superlega è il fatto di essere un torneo chiuso, più volte viene citato questo fatto dall'avvocato generale e ciò va contro il progetto di sport europeo. Ma la domanda sorge spontanea: ma la Superlega è davvero un torneo chiuso? Perché negli ultimi tre mesi i progetti e i comunicati mandati in circolazione erano di un torneo aperto. Evidentemente l'avvocato ha preso per buono il progetto iniziale, quello dell'aprile 2021", conclude Vaciago.

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