Conte-Tottenham, da cosa dipende il rinnovo. Gli aggiornamenti

Il tecnico italiano si trova benissimo agli Spurs e si prepara alla ripresa della Premier League lunedì con il Brentford
Antonio Conte (ultima squadra Tottenham)© Getty Images

Chiedete ad un inglese di raccontarvi il suo Natale e, probabilmente, dopo aver elencato le gioie del pranzo a base di tacchino ripieno (roast turkey) e il classico discorso della Regina (che, quest’anno, per la prima volta dopo 70 anni, sarà tenuto dal Re), vi menzionerà… il football. E già, perché per i sudditi di Re Carlo III non c’è Natale senza calcio. Una tradizione, quella delle partite nel giorno del Boxing Day (Santo Stefano), che da quelle parti è vecchia quanto il calcio, e che nemmeno in questa stagione troncata in due dal Mondiale si è avuto l’ardire di accantonare. Tutti in campo, dunque, il 26 dicembre per rimettere in moto la Premier.

Il Tottenham: la tabella di marcia di Conte

Ad aprire le danze, quando in Italia sarà ora di pranzo, toccherà proprio all’italiano più vincente e celebrato della Premier. Il Tottenham di Antonio Conte non dovrà fare tanta strada: sono poco più di 20, infatti, i km che separano il Tottenham Hotspur Stadium dalla casa del Brentford, il Community Stadium, dove gli Spurs scenderanno in campo per riprendere quel cammino di crescita che, secondo la tabella di marcia tracciata dal tecnico, dovrebbe concludersi a maggio con un’altra qualificazione in Champions, la 2ª consecutiva dopo quella ottenuta all’ultima giornata della scorsa stagione. Un percorso fin qui molto positivo, ma sul quale aleggia un dubbio che non lascia per nulla tranquilli i tifosi Spurs.

Il contratto e le richieste di Conte

A 6 mesi dalla scadenza del contratto non è, infatti, chiaro se sarà ancora Conte a guidare Kane e compagni ai nastri di partenza della prossima stagione. Il patron del Tottenham, Daniel Levy, farebbe carte false pur di strappargli quel sì che significherebbe rinnovo. Non è un problema di soldi, anche perché Levy sarebbe più che disposto ad aumentare il già ricchissimo ingaggio percepito dal tecnico (17 milioni di euro circa), portandolo fino ad una cifra vicina ai 20. Conte, che a Londra e nell’ambiente Spurs si trova benissimo, vorrebbe, infatti, garanzie tecniche. Nulla di nuovo, cose che lui ha sempre ripetuto in questi mesi. Per arrivare al livello di City, Liverpool e Chelsea bisogna continuare ad investire sul mercato. Il livello della Premier cresce vertiginosamente ad ogni sessione di mercato e, senza investimenti importanti, il rischio è rimanere indietro, costretti ad inseguire obiettivi che non coincidono con quelli del tecnico. Conte avrebbe bisogno di sapere di poter partire per potersela giocare con le più grandi, e senza queste rassicurazioni potrebbe davvero decidere di cambiare aria.

Le parole di Conte

Intanto, alla vigilia del derby con il Brentford, lui continua a non dare certezze: «Vorrei poterne non parlare più, perché le partite che dobbiamo affrontare sono tutte importanti. Fatemi solo dire che sono molto felice al Tottenham: ho un ottimo rapporto col club, parliamo ogni giorno cercando sempre di trovare la soluzione migliore. Sono certo che lo faremo anche per il mio contratto, ma mancano ancora 6 mesi». Intanto, in vista della gara di lunedì, lui si coccola il suo giocatore più importante, reduce dalla delusione del rigore fallito contro la Francia: «C’è delusione, c’è tristezza, ma poi devi voltare pagina, perché il calcio ti dà sempre l’opportunità di risollevarti» - ha detto parlando di Harry Kane.

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