TORINO - Un lungo ricordo di Gianluca Vialli, Alessandro Del Piero parla a SkySport nel giorno dell'addio all'ex attaccante bianconero. “In questi momenti non mi trovo molto a mio agio a parlare, soprattutto nella situazione di Luca - apre così l'ex numero della Juventus- Indubbiamente insieme a Roberto Baggio, i due esempi più importanti da 18enne in arrivo alla Juve". Parte dal rapporto nato con Gianluca nel suo arrivo a Torino: "Luca nello specifico è poi diventato il mio capitano, mi piace ricordarlo così, così lo chiamavo sempre anche ultimamente. Lo è stato sul campo e fuori, la prima volta che mi ha aiutato a mangiare con tutti nella prima squadra. Una voce decisiva e rassicurante, ispirava fiducia e carisma, determinazione, voglia di mettere il petto in fuori e affrontare ogni sfida, anche se sembrava inarrivabile o insuperabile. A 18 anni mi sono trovato lì ad allenarsi insieme, mi è sembrato assurdo, lui insieme ad altri compagni sono stati esempi incredibili”.
Vialli, Del Piero: "Con la Fiorentina la partita simbolo"
“La rimonta contro la Fiorentina, simbolo di quella Juve", così Del Piero racconta un episodio condiviso con Vialli: "Loro sono primi, siamo 2-0 sotto dopo aver dominato. Ho segnato lì il mio gol più bello, ma che ne sono due di Gianluca e due immagini che ho impresse. Dopo il 2-2 cerchiamo di buttarlo giù Gianluca per esultare e lui con 3 di noi che ci portava a metà campo per dirci andiamo a vincere. E poi lo ritrovo a scivolare con me dopo il mio gol, un momento che ci ha lasciato qualcosa di molto forte e di schiacciare sempre l’acceleratore e questa era la sua mentalità".