Vialli è veramente di tutti: amore e ricordi ovunque

L’ex attaccante di Samp e Juventus ha lasciato una lunga scia di saggezza: commozione in tutti gli stadi
Vialli è veramente di tutti: amore e ricordi ovunque© Getty Images

La polarizzazione del tifo degli ultimi anni, imbecerita dai social, rischiava di combinarla grossa. E invece no. Gianluca Vialli è stato ricordato ovunque con cordoglio assai composto e il rispetto che si meritava. Sembra assurdo doverlo sottolineare, ma sarebbe da ingenui far finta che fosse così scontato. Però quello che abbiamo capito in questi tristi giorni è che Vialli è davvero di tutti, e che quando una persona è umanamente grande come lo è stato lui, non lascia scorie dietro di sé. Vialli ha lasciato una lunga scia di saggezza, che ha chiuso un’esistenza nella quale aveva regalato adrenaliniche emozioni sportive non solo ai tifosi delle squadre per cui ha giocato, ma a molti, moltissimi appassionati. La semina ha prodotto qualcosa di miracoloso: il Paese calciomane, in grado di dividersi su qualsiasi argomento, dal più stupido al più serio, ha dedicato un ricordo armonioso a Gianluca.

Tutti uniti per Vialli

In tutti gli stadi c’è stata commozione e una squadra che poco c’entrava con la sua storia, come la Roma, gli ha dedicato una preghiera silenziosa grazie alla sensibile intelligenza di José Mourinho. I tifosi di Cremonese, Sampdoria, Juventus e Chelsea sono stati uniti da un triste filo nei commoventi ricordi a margine delle loro partite (le quattro squadre che Vialli ha amato e nelle quali ha equamente distribuito i capitoli più importanti della sua carriera, nonostante qualche amnesia selettiva nelle ricostruzioni di questi giorni). Vialli, insomma, ci ha regalato un momento magico: è stato l’ultimo, bellissimo, gol segnato dal bomber gentiluomo. Perché è sempre più difficile essere il campione di tutti nel calcio di oggi, nel quale tifo e partigianeria fanno brutti scherzi a qualsiasi livello. Oggi un campione divide più che unire e trovarsi d’accordo su qualcosa è complicato. La lezione di Vialli, da questo punto di vista, è sempre stata quella della leggerezza: amava gli scherzi e la goliardia perché, in fondo, sempre di pallone si trattava. E si tratta.

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