Dopo quattro anni d'attesa, causa Covid, gli osservatori dei club di tutto il mondo potranno, finalmente, riassaporare le emozioni (e, soprattutto, gli affari) proprie di un Sudamericano Sub 20. Un torneo di calcio, ma anche il più grande palcoscenico a disposizione dei campioni sudamericani del futuro. E così, in Colombia, vincere sarà importante, ma convincere lo sarà ancora di più. In palio, oltre alla possibilità di essere per qualche settimana l'orgoglio del proprio paese c'è, infatti, la possibilità di cambiare per sempre la propria vita. L'obiettivo principale diventa, così, non solo quello di conquistare il titolo, ma anche (e forse) soprattutto quello di convincere i club del vecchio continente a scommettere su di loro, portandoli in Europa con un contratto milionario. Non a caso, l'edizione 2019 viene ricordata non tanto per la nazionale vincitrice (l'Ecuador), quanto per la folgorante apparizione del diciannovenne Julian Álvarez, fiammante campione del mondo al fianco di Lionel Messi. E c'è anche la Pulga tra i fuoriclasse del passato ad aver partecipato alla competizione. In ordine sparso: Diego Armando Maradona, Neymar Junior, Ronaldinho, Radamel Falcao, Arturo Vidal, Enzo Francescoli, Romario, José Luis Chilavert, Carlos Valderrama, Edinson Cavani, Juan Román Riquelme, Adriano, René Higuita e un lunghissimo eccetera. E anche questa volta ci sarà da tenere gli occhi aperti per provare a individuare, prima della concorrenza i golden boy del futuro. E sebbene alcuni club abbiano privato il torneo e le rispettive nazionali di alcuni dei migliori talenti sudamericani - Alejandro Garnacho (Argentina, Manchester United), Matías Soulé (Argentina, Juventus), Luka Romero (Argentina, Lazio), Endrick (Brasile, Real Madrid), Julio Enciso (Paraguay, Brighton) e Miguel Terceros (Bolivia, Santos) non hanno, infatti, ricevuto il permesso per parteciparvi - sono davvero tanti i campioncini da tenere d'occhio. Questa la nostra selezione.