Superlega, Reichart: “Se dai un suggerimento la Uefa minaccia sanzioni”

Questo il pensiero del Ceo di A-22 Sports: "I club non sono liberi di organizzarsi"

TORINO - Torna a parlare ai microfoni di Kicker Bernd Reichart, il Ceo di A-22 Sports, l'agenzia che ha rilanciato il progetto della Superlega, e l'attacco è diretto alle grandi organizzazioni del calcio europeo. "Molti nel calcio affermano che le innovazioni non sono possibili all'interno dell'Eca e della Uefa - dichiara il manager tedesco - a causa della posizione di monopolio. Il conflitto di interessi, l'accumulo di ruoli che la Uefa svolge inibisce lo sviluppo. Non puoi dare suggerimenti senza che la Uefa minacci sanzioni. I club non sono liberi di organizzarsi". Parole che si vanno ad aggiungere alle ultime dichiarazioni dell'ex Presidente della Juventus, Andrea Agnelli, dirette anche loro alla Uefa e al suo numero 1, Aleksander Ceferin.

Reichart: "I club devono prendere iniziativa"

Agli occhi di Reichart, la Uefa genera troppo poco denaro con le sue competizioni perché i partecipanti possano agire in modo sostenibile dal punto di vista finanziario: "Non si può pensare che solo i club che non sono con i conti in rosso possano dare suggerimenti, perché secondo l'ultimo studio di Deloitte, in Champions League ce ne sono solo cinque: Bayern, Atalanta, Ajax, Benfica e Real Madrid. La Uefa poi dice che il sistema attuale è meraviglioso, anche se il loro stesso rapporto dice che i club stanno perdendo miliardi, quindi i club stessi devono prendere l'iniziativa".

Reichart e l'elogio del modello tedesco

"La DFL è un meraviglioso esempio, un'alleanza di club che pensa a importanti decisioni strategiche", ha poi aggiunto Reichart concentrandosi sul calcio tedesco. "Quando la DFL ha rilevato l'organizzazione - continua Reichart - e il marketing della Bundesliga, il formato non è stato rivisto, ma da allora l'organizzazione si è notevolmente sviluppata. Dagli anni 2000 i 36 club di Bundesliga e seconda divisione dettano legge, stabilendo la direzione strategica attraverso le decisioni delle assemblee generali. Poi la conclusione: "I club della Bundesliga stanno discutendo la vendita dei diritti dei media, una soluzione per gli spareggi. Ne hanno diritto perché si assumono tutti i rischi".

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