Tutti vogliono Conte: i club italiani che seguono cosa accade al Tottenham

L'esonero dagli Spurs si avvicina, restano da capire i tempi. Mentre in Inghilterra ci si interroga sul possibile sostituto, la Serie A si prepara a riaccoglierlo
Antonio Conte ha vinto 5 campionati nazionali: uno con il Chelsea, tre con la Juventus e uno con l'Inter.© Getty Images

L'unico dubbio residuo riguarda i tempi, ma che Antonio Conte abbia chiuso la propria avventura al Tottenham, questa è una certezza. Resta da capire, appunto, se il presidente Daniel Levy deciderà di dirgli addio ora o se gli farà chiudere la stagione, nonostante il clamoroso sfogo dell'ex ct in conferenza stampa abbia, secondo riferisce il Sun, fatto inalberare un gruppo di giocatori che ne avrebbero chiesto direttamente l'esonero, segno inequivocabile di come l'ex ct azzurro abbia colpito nel segno con un “j'accuse” che a molti ha ricordato quello di Marcello Lippi (uno dei suoi maestri) all'epoca dell'Inter.

I tempi e i possibili sostituti

Il dubbio, appunto, è sui tempi perché anche tra i media inglesi permane qualche margine di incertezza, Secondo il Daily Express, per esempio, Levy vorrebbe incontrarlo per una faccia a faccia (si parla di domani) prima di prendere una decisione. Altri quotidiani, come il Times, parlano già della scelta del sostituto - l'ex centrocampista Ryan Mason – e delle trattative per trovare un accordo sulla buonuscita da corrispondere a Conte il cui contratto (di 15 milioni a stagione) scadrà comunque a fine campionato.

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Conte, ritorno in Serie A?

In ogni caso, sia che venga esonerato sia che finisca la stagione (ma i leader dello spogliatoio premono per un suo addio), da giugno Antonio Conte sarà sul mercato, pronto ad accettare una panchina di Serie A con il non trascurabile dettaglio che il club interessato potrà sfruttare i vantaggi del “decreto crescita” pagandogli solo il 50 per cento dei contributi. È inevitabile, e perfino logico, che siano subito iniziate le “speculazioni” sul futuro professionale del tecnico che, Tottenham a parte, ha mostrato di essere un tecnico capace di raggiungere l'obiettivo richiesto dalla società e, soprattutto, di rivitalizzare ambienti che da molto tempo avevano perso la consuetudine con la vittoria. Così non c'è da stupirsi che il suo nome abbia cominciato a circolare proprio per quei club di fascia alta che hanno bisogno di tornare ad alti livelli e di ritrovare un percorso meno ondivago, primo fra tutti l'Inter dove le quotazioni di Simone Inzaghi sono in netta discesa. In casa nerazzurra, al netto delle vicende societarie sul futuro della proprietà cinese, i dirigenti conoscono bene virtù e vizi del tecnico leccese, tanto è vero che è stato proprio Beppe Marotta a chiamarlo per rivitalizzare il gruppo nerazzurro: due anni ed è arrivato lo scudetto che ha posto fine al decennio della Juve che, guarda un po', sempre Conte aveva avviato. C'è chi eccepisce perché tecnico e club non si sarebbero lasciati in armonia, ma la stessa cosa successe sempre alla Juventus (dove, peraltro, qualche spiffero sul suo ritorno lo si sente soffiare) e lo stesso Marotta non ci ha pensato troppo a ricucire il rapporto.

L'alternativa

Un'alternativa è quella che porta verso Roma, sponda giallorossa, nel caso dell'addio di José Mourinho, pure lui ultimamente “scricchiolante” nel rapporto con il club. Ogni scelta, appunto, andrà comunque parametrata con la questione economica, ma Conte è conscio per primo di non poter ambire a un ingaggio in stile Premier. E le dinamiche del “decreto crescita‚”, appunto, potrebbero aiutare. Conte è pronto.

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L'unico dubbio residuo riguarda i tempi, ma che Antonio Conte abbia chiuso la propria avventura al Tottenham, questa è una certezza. Resta da capire, appunto, se il presidente Daniel Levy deciderà di dirgli addio ora o se gli farà chiudere la stagione, nonostante il clamoroso sfogo dell'ex ct in conferenza stampa abbia, secondo riferisce il Sun, fatto inalberare un gruppo di giocatori che ne avrebbero chiesto direttamente l'esonero, segno inequivocabile di come l'ex ct azzurro abbia colpito nel segno con un “j'accuse” che a molti ha ricordato quello di Marcello Lippi (uno dei suoi maestri) all'epoca dell'Inter.

I tempi e i possibili sostituti

Il dubbio, appunto, è sui tempi perché anche tra i media inglesi permane qualche margine di incertezza, Secondo il Daily Express, per esempio, Levy vorrebbe incontrarlo per una faccia a faccia (si parla di domani) prima di prendere una decisione. Altri quotidiani, come il Times, parlano già della scelta del sostituto - l'ex centrocampista Ryan Mason – e delle trattative per trovare un accordo sulla buonuscita da corrispondere a Conte il cui contratto (di 15 milioni a stagione) scadrà comunque a fine campionato.

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