Un altro grave lutto colpisce il mondo del giornalismo italiano, la Figc ricorda Gianni Minà, scomparso ieri sera a Roma all’età di 84 anni. "Un altro grave lutto colpisce il mondo del giornalismo italiano", si legge nella nota. Minà è stato "giornalista, scrittore e conduttore televisivo che nel corso di una lunga e prestigiosa carriera ha seguito molti dei più importanti eventi sportivi internazionali, comprese sette edizioni dei Giochi Olimpici e otto edizioni della Coppa del Mondo di calcio". “Giornalista intellettuale, profondo conoscitore delle dinamiche sociali e grande appassionato di sport - il ricordo del presidente della Figc Gabriele Gravina - ha dedicato tutta la sua vita a conoscere e a raccontare i tratti profondi dell’umanità e le sue diverse sfaccettature, quindi anche del calcio, con cura e attenzione particolari. Perdiamo un fuoriclasse assoluto”.
Gianni Minà, una vita dedita al lavoro: da Tuttosport a Tv7
Nato a Torino nel maggio del 1938 e cresciuto nella redazione di Tuttosport, di cui poi fu direttore a metà anni Novanta, nel 1960 iniziò a lavorare in Rai, realizzando centinaia di reportage e occupandosi di documentari e inchieste per programmi come Tv7, Dribbling, Gulliver, L’altra domenica. Grande conoscitore di calcio, pugilato e dell’America Latina, a cui dedicò numerosi libri e documentari, ha intervistato tanti grandi sportivi e personaggi celebri dello scorso secolo tra i quali Fidel Castro, Gabriel Garcia Marquez, Diego Armando Maradona e Muhammad Alì.