Infantino, ci sei? Il mercato saudita fino al 20 settembre danneggia i club europei

La Fifa ha concesso tre settimane di operazioni in più rispetto ai principali tornei continentali, con grave pregiudizio della concentrazione di giocatori e club sui tornei nazionali e Uefa, distratti dalle avances Saudi League. Le regole devono essere uguali per tutti. O no?
Infantino, ci sei? Il mercato saudita fino al 20 settembre danneggia i club europei© EPA

È noto quanto a Gianni Infantino stia a cuore il rapporto con il mondo arabo, leggi alla voce Qatar 2022. Così, per una geopolitica questione di equilibrio, al presidente della Fifa non è parso vero di ingraziarsi anche i ricchissimi nuovi potenti del pallone, concedendo ai sauditi tre settimane supplementari di mercato rispetto ai principali tornei europei. Per la Saudi League, stop il 20 settembre; per la Serie A, la Premier, la Bundesliga, la Liga e la Ligue 1 il 1° settembre.

Anche uno stagista della Fifa House capirebbe quanto grande sia il vantaggio concesso ai club cari al Principe Bin Salman i quali, sinora, hanno speso 750 milioni di euro per gli ingaggi e 450 milioni di euro per i cartellini, importando 52 calciatori stranieri da ogni dove. Eppure, come conferma la corte serrata a Osimhen, le società saudite non hanno intenzione di fermarsi. Citando sempre Victor, l'uomo del giorno, ve l'immaginate il Napoli che, ancora per 42 giorni deve resistere alla pressione Al-Hilal e Al-Ahli? (A proposito, Infantino: niente da dire nemmeno sul fatto che 4 delle 18 squadre del campionato saudita appartengano allo stesso proprietario?).

E Ceferin è contento di sapere che, quando cominceranno le fasi a gironi delle tre coppe europee, la bagarre di mercato sarà ancora aperta, con serio nocumento alla competitività? O il frusciare dei fantastilioni sovrasta il principio elementare di ogni competizione: ovvero che le regole devono essere uguali per tutti? A meno che non valga il principio della Fattoria degli animali di Orwell: "Tutti sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri".

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