Romania-Kosovo, gli ospiti lasciano il campo: gara sospesa. Cosa è successo

La partita dell'Arena Nationala di Bucarest è stata interrotta nel primo tempo. Poi, è ripresa dopo 45 minuti di sospensione
Romania-Kosovo, gli ospiti lasciano il campo: gara sospesa. Cosa è successo© EPA

La partita tra Romania e Kosovo, valida per il sesto turno delle qualificazioni a Euro2024, è stata sospesa dopo 15 minuti di gioco dal fischio d'inizio "a causa di comportamenti discriminatori dei tifosi", riferisce l'Uefa. La gara, in programma all'Arena Nationala di Bucarest, è stata interrotta a causa dello striscione "Il Kosovo è Serbia" esposto dai tifosi rumeni, ritenuto "odioso" e "razzista" dalla Federcalcio kosovara in una nota sui social. La Romania è uno dei cinque Paesi dell'Unione Europea che non riconosce l'indipendenza del Kosovo.

Nel momento in cui sono apparsi gli striscioni, i calciatori kosovari si sono fermati e si sono rifiutati di continuare a giocare. Inutile il tentativo dell'arbitro e dello speaker dello stadio di far togliere gli striscioni. Gli ultras rumeni si sono rifiutati di rimuovere lo striscione e l'arbitro è stato costretto a sospendere la partita.

Romania-Kosovo sospesa

Inoltre, dagli spalti i tifosi di casa hanno intonato dei cori inneggianti alla Serbia: "Kosovo e Serbia uniti sotto il tricolore". I sostenitori della Romania hanno anche acceso diversi fumogeni: in campo è dovuta intervenire la polizia e i giocatori delle due nazionali sono rientrati negli spogliatoi. La partita è poi ripresa dopo 45 minuti di sospensione. 

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