
«ll progetto Superlega è oggi più necessario che mai. L’obiettivo è chiaro: offrire il miglior spettacolo possibile e con un Fair Play finanziario più efficiente, perché ci sono sempre più club che perdono centinaia di milioni ogni anno. I dirigenti della UEFA stanno andando nella direzione opposta. Intendono riformare la Champions League: un progetto calcistico insolito, assurdo e senza senso. Senza sfide di andata e ritorno e con un numero maggiore di partite. Assurdo. Questa non è la soluzione. Attualmente i diritti delle 125 partite della Champions League vengono vendute in Spagna per 360 milioni. Nel nuovo accordo (2024-2027) sono state vendute 189 partite per 320 milioni di euro: 64 partite in più e 40 milioni di euro in meno. Questo modello di competizione allontanerà ulteriormente i tifosi dal nostro sport. Il nuovo modello che la Uefa sta preparando non è quello richiesto dai tifosi di tutto il mondo, ma piuttosto quello che meglio si adatta al sistema di governo politico dell’Uefa. Le richieste dei tifosi e dei giocatori e le esigenze dei club non vengono prese in considerazione. La Uefa continua a gestire le competizioni come 30 anni fa».
L'attacco di Perez
Florentino Perez picchia duro sull’Uefa e sul sistema del calcio europeo, rivolgendosi ai suoi soci e spiegando loro che sono anche i loro soldi in ballo nella battaglia per cambiare il sistema delle competizioni. Nell’assemblea del Real Madrid si celebrano i successi e la grandezza del club, citando anche il nostro Golden Boy (quello assegnato a Perez nel 2022 come miglior presidente e quello per il quale Jude Bellingham è il candidato più forte), ma si fanno tanti e ficcanti riferimenti alla Superlega, che vivrà il 21 dicembre il suo momento della verità. Se la Corte di Giustizia Europea dovesse dare torto all’Uefa, riconoscendo nel suo operato l’abuso di posizione dominante, allora si aprirebbe la porta per la nuova competizione.