Dani Alves a processo per presunto stupro: “Prove sufficienti”

L'ex Barcellona è in carcere preventivo da gennaio. La data dell'udienza non è ancora stata fissata
Dani Alves a processo per presunto stupro: “Prove sufficienti”

BARCELLONA (Spagna) - Il calciatore brasiliano Dani Alves è stato rinviato a giudizio per presunta violenza sessuale contro una donna in un night club di Barcellona. Il tribunale della città catalana ha dichiarato che "ci sono prove sufficienti per aprire il processo". La data dell'udienza non è ancora stata fissata. Il quarantenne Alves è in carcere preventivo da gennaio, quando è stato arrestato per la presunta aggressione avvenuta il 30 dicembre del 2022. È stato incriminato da un giudice istruttore ad agosto. L'ex difensore del Barcellona ha negato di aver commesso qualsiasi illecito, sostenendo di aver avuto rapporti sessuali consensuali con l'accusatrice.

Gli scenari legali

In base alla legge spagnola sul consenso sessuale approvata l'anno scorso, l'accusa di aggressione sessuale comprende un'ampia gamma di reati, dall'abuso online ai palpeggiamenti fino allo stupro, ognuno dei quali prevede pene diverse. Un caso di stupro può comportare una pena massima di 15 anni. Un giudice ha disposto l'incarcerazione di Alves a gennaio dopo aver analizzato le indagini iniziali delle autorità e aver ascoltato le testimonianze della presunta vittima, dei testimoni e del giocatore stesso. Tutte le richieste di libertà su cauzione dell'ex terzino della Juvenuts sono state respinte perché il tribunale lo ha considerato a rischio di fuga. Il giocatore si era offerto di consegnare i suoi passaporti e di indossare un dispositivo di localizzazione in attesa della decisione del tribunale.

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