Frosinone, da Soulé a Ibrahimovic: generazione Z per un’impresa in Serie A

I laziali sono la squadra con l’età media più bassa del campionato A ogni partita 8-9 titolari nati dopo il 2001
Frosinone, da Soulé a Ibrahimovic: generazione Z per un’impresa in Serie A© /Agenzia Aldo Liverani Sas

Nella settimana in cui due giovanissimi talenti come Jannik Sinner (classe 2001) e Jude Bellingham (2003) stanno conquistando il mondo intero, c’è una squadra di Serie A che vanta l’età media più bassa di tutto il campionato e ha fatto il pieno di titolari nati dopo il primo gennaio 2001. Si tratta del Frosinone che, ogni settimana, scende in campo con 8-9 undicesimi appartenenti alla cosiddetta Generazione Z. Merito del sapiente lavoro svolto sul mercato dal dt Guido Angelozzi, sommato al coraggio manifestato in panchina da Eusebio Di Francesco, che non si è fatto scrupoli nel panchinare elementi più esperti per lanciare dal primo minuto dei debuttanti assoluti. Un azzardo secondo molti, soprattutto nel nostro Paese dove vengono considerati ancora giovani i calciatori di 24-25 anni. Il campo, però, ha premiato la strategia del club gialloazzurro, che - non a caso - veleggia a metà classifica con 15 punti. Mica male per una neopromossa.Ora a Frosinone vogliono continuare a sfruttare l’entusiasmo e l’incoscienza dei propri talenti per fare qualcosa di mai realizzato prima. Ovvero restare in Serie A per 2 anni di fila. Per la società del presidente Stirpe significherebbe scrivere la storia, visto che mai i ciociari si sono salvati nella massima serie. Stavolta però l’impresa appare possibile. Merito appunto della Generazione Z gialloazzurra.

La squadra

A partire tra i pali da Stefano Turati (nato nel 2001), che sta confermando anche in A quanto aveva dimostrato negli anni scorsi tra Primavera (Sassuolo) e Serie B. In difesa 3 titolari su 4 sono nati nel 2001. L’unico “fuori quota” dell’Under 22 ciociara è il terzino sinistro Riccardo Marchizza con i suoi 25 anni. A destra gioca Anthony Oyono al primo anno nella massima serie come il centrale Ilario Monterisi, uno che solamente 2 anni fa scaldava la panchina in Serie C a Catanzaro. Da novizi a certezze, per entrambi il passo è stato breve.
Il più esperto dietro resta Caleb Okoli, arrivato in prestito dall’Atalanta dove l’anno scorso aveva collezionato 17 apparizioni. In mezzo spicca un altro 2001 come lo juventino Enzo Barrenechea in cabina di regia. Al suo fianco come mezzali ci sono il brasiliano Reinier (classe 2002), arrivato dal Real Madrid e rinato dopo un biennio complicato, e capitan Luca Mazzitelli, il più vecchio coi suoi 28 anni tra coloro che scendono in campo dal primo minuto.

Insomma, di over 30 manco l’ombra in casa frusinate, visto che i 2 cambi principali Brescianini e Harroui (rientrerà a dicembre dall’infortunio al piede) hanno rispettivamente 23 e 25 anni. Davanti poi l’età media si abbassa ulteriormente, visto che il più anziano del trio d’attacco è l’albanese Marvin Cuni (nato nel 2001) coi suoi 22 anni. Ne ha due in meno la stella argentina Matias Soulè (è del 2003), che a Frosinone sta prendendo la rincorsa per riprendersi la maglia della Juventus e pure quella della Nazionale argentina. Stavolta però da protagonista e non più come semplice comparsa.
Non ha neanche 18 anni (li compirà l’11 dicembre) Arijon Ibrahimovic. Eppure - nonostante la carta d’identità lo classifichi come un 2005 - ha già saputo lasciare il segno. Eccome. Per informazioni chiedere all’Empoli, mandato al tappeto dalle sue giocate (gol e assist). Il Bayern Monaco ha voluto mantenere su Ibra un’opzione di riacquisto per i prossimi 2 anni. Meglio non perdere il controllo su un possibile predestinato.

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