"I migliori 50 allenatori al mondo in attività": Mourinho neanche in Top 10

La classifica stilata dalla rivista inglese FourFourTwo si concentra sui tecnici che hanno iniziato la stagione in corso sulla panchina di un club: molta Serie A in graduatoria

Chi sono i 50 migliori allenatori del mondo? A questa domanda ha provato a dare una risposta il portale FourFourTwo, che secondo un'analisi approfondita non solo dei risulati finora ottenuta dai tecnici, ma anche del potenziale del quale sembrano essere in possesso, ha provveduto a stilare una graduatoria con annesse motivazioni.

I migliori allenatori del mondo, la top 50

Non mancano i tecnici italiani, che allenano in Serie A o all'estero così come tanti nomi a sorpresa che si candidano al ruolo di protagonisti nel breve e lungo termine.

50. Enzo Maresca (Leicester)

Mikel Arteta non è l'unico discepolo di Pep Guardiola. Enzo Maresca, al comando della classifica della Championship con il Leicester, primeggia sulle orme dell'allenatore spagnolo. Le Foxes, retrocesse lo scorso anno, non hanno intenzione di aspettare per ritornare a giocare in Premier League e si sono affidate ad un giovane esordiente che, però, ha già un buon bagaglio di esperienza.

49. Sebastian Hoeness (Stoccarda)

In un campionato come la Bundesliga in cui le sorprese sono una routine, lo Stoccarda ne fa sicuramente parte, guidata dal suo bomber Guirassy. Dietro la crescita della squadra c'è la mente di Sebastian Hoeness, nipote della leggenda del Bayern Monaco, Uli. Il prossimo sogno è la Champions League, buon sangue non mente.

48. Magne Hoseth (KÍ Klaksvík)

Il KÍ Klaksvik è diventato il primo club delle Isole Faroe a qualificarsi per le fasi a gironi di una competizione europea (Conference League). Un piccolo miracolo firmato dal norvegese Hoseth, che ha sfiorato anche la Champions League, arrendendosi solo al terzo turno preliminare contro il Molde.

47. Peter Bosz (PSV)

Quello di Peter Bosz non è un nome nuovo. Ha fatto il giro d'Europ, allenando l'Ajax, il Borussia Dortmund, il Bayer Leverkusen e, più recentemente, il Lione. Al PSV sta mettendo in mostra le sue idde ed è in cima alla classifica di Eredivisie

46. Christian Streich (Friburgo)

Nella sua dodicesima stagione alla guida del FriburgoStreich ha allenato sempre e solo la squadra tedesca. La retrocessione nel 2014/2015 avrebbe potuto segnare la fine del suo mandato, ma il ritorno immediato in Bundesliga gli è valso il riscatto e la conferma. Nel 2022 ha raggiunto la finale della DFB-Pokal 2022, persa ai rigori contro il Lipsia.

45. Will Still (Stade de Reims)

L'allenatore di origine belga ha costruito una squadra fantastica. In Ligue 1 la sua difesa a tre è rimasta imbattuta da ottobre a marzo della scorsa stagione. Anche in questa stagione il Reims è ripartito alla grande sotto la guida di Still.

44. Rafa Benitez (Celta Vigo)

Gli anni esaltanti in cui ha vinto la Champions League e la FA Cup con il Liverpool sono lontani ma Rafa Benitez è ripartito alla grande con il Celta Vigo in Liga

43. Gary O'Neil (Wolverhampton)

Gary O'Neil è stato esonerato dopo aver ottenuto la savezza in Premier League con il Bournemouth ma si è immediatamente rilanciato alla guida del Wolverhampton. L'ex centrocampista ha mostrato flessibilità tattica la scorsa stagione e sta facendo lo stesso nelle Midlands. Carisma allo stato puro.

42. Edin Terzic (Borussia Dortmund)

Il Borussia Dortmund è quasi riuscito a interrompere l'egemonia del Bayern Monaco in Bundesliga nella scorsa stagione, e Terzic ha avuto un ruolo fondamentale. Il Dortmund gioca un ottimo calcio, con una squadra vivace. Perdere Jude Bellingham in estate avrebbe devastato sportivamente chiunque, ma il quarantunenne ha trasformato senza problemi la sua squadra in un'altra forza formidabile.

41. Thomas Frank (Brentford)

Il danese Thomas Frank è il terzo allenatore più longevo della Premier League dietro Jurgen Klopp e Pep Guardiola e, sotto molti aspetti, si è dimostrato più versatile di entrambi. Adattando la sua squadra per diventare più fisica in Premier League ha cambiato tra il suo 4-3-3 in un 3-5-2.

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40. Gian Piero Gasperini (Atalanta)

Prima del suo arrivo nel 2016, l'Atalanta sembrava destinata alla retrocessione in Serie B. La Dea ora lotta costantemente lottato per un posto in Europa e nel 2019 si è qualificata per la prima volta in Champions League. Con il suo 3-4-3 ha fatto la storia del club lombardo.

39. Brendan Rodgers (Celtic)

L'avventura al Leicester è andata male, ma Brendan Rodgers si è dimostrato affidabile al Celtic e ora è alla ricerca di riscatto dopo le ultime stagioni complicate.

38. Frank Schmidt (Heidenheim)

Quando Frank Schmidt prese la guida dell'Heidenheim nel 2007, il club era appena diventato indipendente e si trovava nella quarta divisione del calcio tedesco. Dopo 16 anni, l'Heidenheim gareggia in Bundesliga per la prima volta nella sua storia. Attualmente è l'allenatore più longevo del calcio tedesco.

37. Sergio Conceicao (Porto)

Sergio Conceicao e il Porto si sono subito presi e insieme hanno vinto in patria e in Champions League hanno dato filo da torcere a parecchie big. I Dragons hanno vinto tre titoli sotto la guida del loro attuale allenatore, il tutto giocando con uno stile di gioco molto apprezabile.

36. David Moyes (West Ham)

Un decennio dopo gli umilianti 10 mesi trascorsi al Manchester United, Moyes ha cambiato la sua reputazione con il West Ham United. Con gli Hammers ha vinto la Conference League a Praga lo scorso giugno. 

35. Martin Demichelis (River Plate)

A Martin Demichelis è stato affidato un compito difficile, prendeno in mano il River Plate al posto dell'iconico Marcelo Gallardo e lo ha fatto vincendo il titolo. Si è dimostrato un allenatore saggio e il suo periodo alla guida del Bayern Monaco II potrebbe consentirgli di tornare in Europa un giorno.

34. Maurizio Sarri (Lazio)

I tifosi del Chelsea potrebbero non essere d'accordo, ma i precedenti di Sarri come allenatore sono semplicemente eccellenti, soprattutto se si considera che è partito dall'ottava divisione del calcio italiano.

Nonostante sia stato criticato per il suo approccio allo Stamford Bridge, è comunque riuscito a vincere l'Europa League - il suo primo trofeo importante - prima di regalare alla Juventus il suo ultimo titolo di Serie A nel 2020. Ora ha riportato al Lazio in Champions League dopo il secondo posto della passata stagione.

33. Roger Schmidt (Benfica)

Roger Schmidt è il secondo tedesco ad allenare il Benfica dopo il leggendario Jupp Heynckes. Tuttavia, è diventato il primo a vincere il titolo, e lo ha fatto con un certo stile, ragalando spettacolo e mettendo in mostra giocatori di livello come Enzo Fernandez o Darwin Nunez gli scorsi anni. 

32. Ivan Juric (Torino)

Il suo stile calcistico "death metal" è ciò che lo distingue davvero, incoraggiando incessantemente i suoi giocatori a marcare aggressivamente gli avversari. Molte volte paga, altre meno.

31. Marco Rose (Lipsia)

L'ingaggio al Borussia Dortmund non è andato secondo i piani, ma Marco Rose è ancora un allenatore di eccezionale talento. Ora al Lipsia, come tutti i bravi allenatori della Red Bull, predilige uno stile ad alta intensità e diversi giocatori sono migliorati sotto la sua tutela: proprio come al Borussia Monchengladbach e al Salisburgo.

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30. Massimiliano Allegri (Juventus)

Cinque titoli consecutivi di Serie A, quattro Coppe Italia di fila e due finali di Champions League non sono certo un record da snobbare. Eppure, Allegri ha ancora dei punti interrogativi sulle sue capacità di manager.

Il suo ritorno alla Juventus nel 2021 non ha ancora portato alcun trofeo, è vero, ma i problemi fuori dal campo hanno offuscato il suo secondo mandato. Preferendo una costruzione più lenta e un maggiore controllo, Allegri è flessibile nelle sue tattiche per affrontare determinati avversari.

29. Tite (Flamengo)

Se pensate che l'Inghilterra sia un lavoro impossibile, provate a dirigere il Brasile. Tite ha fatto un ottimo lavoro e ora ha nelle sue mani il Flamengo. Come altri in questa lista, il suo posto è più per le sue capacità e la sua storia che per le sue attuali imprese di club, ma Tite è ancora uno dei manager più rispettati in patria.

28. Stefano Pioli (Milan)

Gioco, identità e anche uno scudetto nel 2021. Il Milan grazie alle sue idee è cresciuto e ha sfiorato anche una finale di Champions League. I rossoneri sono rinati dopo anni difficili e c'è di sicuro la sua firma.

27. Adi Hutter (Monaco)

Adi Hutter si è fatto notare per la prima volta battendo il Bayern Monaco 5-0 (più grande sconfitta dal 1978) con il Borussia Monchengladbach. L'ingaggio al Gladbach, seppur stabile, è stato temporaneo - e ora si sta mettendo in mostra al Monaco.

26. Ruben Amorim (Sporting)

A 38 anni, il portoghese ha impressionato vincendo la finale di Coppa di Lega portoghese con il Braga nel 2020 contro il Porto, a sole tre settimane dal suo primo incarico dirigenziale. Lo Sporting lo ha subito chiamato e Amorim non si è tirato indietro ed è entrato nella storia del club conquistando il campionato.

25. Franck Haise (Lens)

Conducendo il Lens alla prima fase a gironi della Champions League in due decenni e con una squadra giovane ed esaltante, Franck Haise ha conquistato i cuori della Ligue 1 per il suo modo di fare calcio. L'estate ha riservato loro un duro colpo: Seko Fofana e Lois Openda hanno abbandonato la nave e l'allenatore ha dovuto adattarsi. Tuttavia il francese sta rendendo la sua squadra difficile da affrontare.

24. Michel (Girona)

Mentre in Catalogna molti guardano al Barcellona per un calcio eccitante e d'attacco, il Girona sta impressionando molti nella Liga grazie alle tattiche intelligenti impiegate da Michel. Dopo aver conquistato la promozione dalla seconda serie spagnola nella sua prima stagione in questo club, l'allenatore ha poi condotto gli spagnoli al 10° posto lo scorso anno e adesso stanno sognando in grande.

23. Urs Fischer (ex Union Berlino)

Urs Fischer ha un'intelligenza feroce ed è già una leggenda nella Germania dell'Est. Ha guidato l'Union Berlin alla prima promozione in Bundesliga, per non parlare delle prime campagne di Europa League e Champions League. Avrebbe guadagnato un punto al Bernabeu, se Jude Bellingham non avesse spezzato i cuori dei berlinesi nei minuti di recupero. In seguito a una prima parte di stagione deludente, è stato esonerato dal club a metà novembre.

22. Fernando Diniz (Fluminense/Brasile)

Avete presente Guardiola, Cruyff e persino Herbet Chapman? Diniz vuole seguire quella strada, almeno come innovatore. Il tecnico del Fluminense ha appena conquistato la Copa Libertadores mettendo in mostra un calcio paradisiaco. Gongola anche il Brasile, che al momento è sotto la sua guida come ct ad interim.

21. Vincenzo Italiano (Fiorentina)

Fa parte degli esteti del calcio italiano. Ha prima illuminato con lo Spezia, poi con la Fiorentina, riportando il club in Europa e sfiorando la vittoria della Cofnerence League, persa in finale contro il West Ham.

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20. Simone Inzaghi (Inter)

Oltre la Coppa Italia e la Supercoppa non ha vinto altri titoli con l'Inter. I tifosi sperano nello scudetto, dove i nerazzurri sono i favoriti, e sognano la Champions. Con un grande lavoro la scorsa stagione ha raggiunto la finale e ora l'allenatore sembra aver plasmato una squadra che viaggia da sola e senza trovare intoppi.

19. Imanol Alguacil (Real Sociedad)

Imanol Alguacil ha portato la Real Sociedad in Champions League la scorsa stagione con un gioco entusiasmante  e ha persino rivitalizzato il 37enne David Silva nell'ultima stagione della sua carriera. Ora sta continuando a stupire, soprattutto in Champions League, dove ha già conquistato la qualificazione agli ottavi di finale.

18. Mauricio Pochettino (Chelsea)

Sicuramente non merita questo piazzamento per quello che sta facendo al Chelsea. Al Tottenham ha lasciato bei ricordi, pur senza conquistare nessun trofeo. Ha allargato il suo palmares con il Psg, ma è stato un compito troppo facile. Ora con il Blues ha una missione ardua: ridare dignità ad uno dei top club della Premier League.

17. Arne Slot (Feyenoord)

La finale di Conference League nella sua prima stagione è stata seguita dalla vittoria del campionato olandese nella seconda. Sotto la sua guida al Feyenoord sono fioriti giocatori del calibro di Luis Sinisterra, Tyrell Malacia, Marcos Senesi, Orkun Kokcu, Reiss Nelson e Santiago Gimenez, ed è facile capire perché. 

16. Ange Postecoglu (Tottenham)

Si è preso totalmente la scena in Premier League con il Tottenham, diventando un vero e proprio personaggio. Resta impressa la difesa alta a centrocampo degli Spurs, in 9 contro 11. Un visionario o un pazzo. Lo dirà il tempo.

15. José Mourinho (Roma)

Per la sua carriera non c'è bisogno di andare su Wikipedia, la conoscono tutti. Ha vinto in tutte le piazze che ha allenato, ora in Serie A con la Roma sta trovando molte difficoltà, ma il cammino europeo negli ultimi anni ha regalato gioie.

14. Abel Ferreira (Palmeiras)

Ferreira ha trasformato il calcio brasiliano da quando è arrivato nel 2020 ed è diventato rapidamente il manager straniero con il maggior numero di trofei nel Paese. I tre titoli consecutivi di Copa Libertadores sono stati fermati solo da una sconfitta ai rigori contro il Boca Juniors in semifinale. "La più grande evoluzione del Palmeiras dopo l'arrivo di Abel è stato il senso di apprezzamento e di appartenenza di tutti i lavoratori del club, dal cuoco alle squadre giovanili, alla squadra professionistica e al consiglio di amministrazione", spiega Mateus Augustine, analista brasiliano.

13. Luis Enrique (Psg)

Luis Enrique ha dopo rimesso le vesti da allenatori dopo l'esperienza da commissario tecnico della Spagna. Da allenatore ha vinto tutto, soprattutto con il Barcellona della famosa Msn e si è reso protagonista di notti magiche come la remuntada contro il Psg, la squadra che ora allena. In questi primi mesi ha saputo valorizzare giovani talenti, come il classe 2006 Zaire-Emery.

12. Erik Ten Hag (Manchester United)

Quello dell'Ajax è solo un lontano parente, al Manchetser United sta incontrando tante difficoltà di adattamento. Le sue idee non si discutono e per questo è a ridosso della top 10. Ha bisogno di tempo, ma quanto?

11. Xabi Alonso (Bayer Leverkusen)

Xabi Alondo ha avuto la fortuna di essere allenato da Guardiola, Ancelotti, Mourinho, Benitez e Del Bosque. Tutti hanno contribuito a una solida formazione in panchina. 

Dopo aver portato la Real Sociedad B in Segunda Division per la prima volta in cinque decenni, ora sta facendo sognare il Bayer Leverkusen, lottando per il titolo con il Bayern Monaco, giocando un 3-4-3 compatto e intelligente. I suoi mentori sarebbero orgogliosi. 

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10. Diego Simeone (Atletico Madrid)

Solo per la longevità, è impressionante ciò che Simeone ha raggiunto, soprattutto scontrandosi con la potenza di Barcellona e Real Madrid. Ma non solo aver duellato, ma anche vinto, contro di loro in due stagioni separate testimonia le sublimi capacità manageriali dell'argentino. In questi giorni è arrivato anche il rinnovo di contratto coi Colchoneros fino al 2027 e potrebbe raggiungere così i sedici anni sulla panchina del club spagnolo. 

9. Unai Emery (Aston Villa)

E' stato ridefinito come l'uomo dell'Europa League siccome detiene il record di quattro coppe vinte da tecnico: tre titoli col Siviglia, uno al Villarreal oltre a trascinare le sue squadre ai vertici della classifica. Ora l'obiettivo si è spostato in Premier League e ha l'obiettivo Conference con l'Aston Villa.

8. Roberto De Zerbi (Brighton)

Sotto la guida di De Zerbi, il Brighton si è qualificato l'Europa League per la prima volta nella sua storia, è arrivato sesto in Premier League nel 2022/23. Ma non sono stati solo i risultati a rendere l'allenatore così impressionante, è il suo coraggio tattico che lo distingue dagli altri. Un calcio che ha colpito lo stesso Guardiola, sempre pronto a dispensare complimenti al tecnico italiano per il suo modo di mettere in campo i Seagulls.

7. Xavi (Barcellona)

È arrivato sulla panchina dei blaugrana nel periodo peggiore del club sia sotto il profilo tecnico e sia sotto quello delle finanze. Per questo il lavoro svolto dal tecnico è stato ancor più importante: ha riportato l'idea Barcellona al centro del progetto e ha supervisionato una scuola di talenti pronti a diventare il presente e il futuro della squadra. Il tempo dirà come progredirà la sua carriera da allenatore: ma se vincerà la metà dei trofei che ha vinto in campo, lo renderà un grande di tutti i tempi.

6. Eddie Howe (Newcastle United)

E' arrivato al Newcastle in una situazione davvero difficile con il club a un passo dalla retrocessione in Championship, ma in soli due anni ha ribaltato la classifica. I Magpies hanno raggiunto la loro prima finale di coppa in oltre 20 anni quando hanno affrontato il Manchester United in Carabao Cup lo scorso febbraio, prima di qualificarsi per la Champions League con un eccezionale quarto posto. Ha portato una mentalità vincente all'interno dello spogliatoio e questo lo si può notare nel modo di giocare e dall'atteggiamento dei calciatori in campo. 

5. Thomas Tuchel (Bayern Monaco)

Dalla Germania fino all'Inghilterra nel mezzo la parentesi col Psg per poi fare ritorno in Baviera per risollevare il Bayern Monaco da un momento di crisi. Riesce a portare il titolo a casa all'ultima giornata grazie alla sua capacità di lavorare sulla mentalità e sulla testa dei giocatori. Un tattico offensivo in grado di trovare spunti, idee e nuove situazioni a seconda dei giocatori a sua disposizione. 

4. Mikel Arteta (Arsenal)

Ha imparato lentamente cosa serviva per raggiungere il livello d'élite da collaboratore di Guardiola. L'ha adorato e ha preso quel desiderio di poter allenare e l'ha seguito. Dal 2019 sta riportando a livelli importanti i Gunners in Premier League. In questi anni ha vinto 2 Community Shiled e 1 Fa Cup. Nella sua squadra è ben visibile la filosofia di gioco e i suoi principi tattici. 

3. Carlo Ancelotti (Real Madrid)

Ancelotti fa rima con gestione dell'uomo prima che del calciatore. Fantastica è la sua capacità nel trarre il meglio da ognuno dei suoi calciatori. Pirlo, Kakà, Lampard, Bale, James, Vinicius, Benzema e ora Bellingham, sono tutti ascesi allo status di superstar sotto lo sguardo attento del tecnico italiano. Nella storia con le 4 Champions conquistate in panchina (2 col Milan e 2 al Real). Insomma uno dei più grandi e vincenti di tutti i tempi.

2. Jurgen Klopp (Liverpool)

Dal 2015 è sulla panchina del Liverpool e, per il momento, non ha nessuna intenzione di abdicare. Dopo una stagione non proprio ai soliti livelli sta ritrovando le caratteristiche di una squadra con grande voglia di lottare per i vertici. Quest'anno si trova al terzo posto dietro a City e Tottenham ma quello che colpisce è il rapporto che riesce ad avere coi suoi giocatori. E' riuscito a trovare modi innovativi per ottenere il meglio da Mohamed Salah e sviluppando i talenti di Luis Diaz, Darwin Nunez e Dominik Szoboszlai.

1. Pep Guardiola (Manchester City)

Poche parole da dire per il tecnico catalano. Negli anni ha messo in campo tutta la sua filosofia calcistica a favore del bel gioco e dei risultati. L'ultima, in ordine di tempo, è la vittoria del Treble con il Manchester City con la prima storica Champions League in bacheca per gli inglese. Non solo trofei perché sotto la sua gestione sono cresciuti tanti giovani talenti diventati poi calciatori top a livello mondiale. Nel suo curriculum ha vinto in Germania, Spagna e ora in Inghilterra. 

 

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Chi sono i 50 migliori allenatori del mondo? A questa domanda ha provato a dare una risposta il portale FourFourTwo, che secondo un'analisi approfondita non solo dei risulati finora ottenuta dai tecnici, ma anche del potenziale del quale sembrano essere in possesso, ha provveduto a stilare una graduatoria con annesse motivazioni.

I migliori allenatori del mondo, la top 50

Non mancano i tecnici italiani, che allenano in Serie A o all'estero così come tanti nomi a sorpresa che si candidano al ruolo di protagonisti nel breve e lungo termine.

50. Enzo Maresca (Leicester)

Mikel Arteta non è l'unico discepolo di Pep Guardiola. Enzo Maresca, al comando della classifica della Championship con il Leicester, primeggia sulle orme dell'allenatore spagnolo. Le Foxes, retrocesse lo scorso anno, non hanno intenzione di aspettare per ritornare a giocare in Premier League e si sono affidate ad un giovane esordiente che, però, ha già un buon bagaglio di esperienza.

49. Sebastian Hoeness (Stoccarda)

In un campionato come la Bundesliga in cui le sorprese sono una routine, lo Stoccarda ne fa sicuramente parte, guidata dal suo bomber Guirassy. Dietro la crescita della squadra c'è la mente di Sebastian Hoeness, nipote della leggenda del Bayern Monaco, Uli. Il prossimo sogno è la Champions League, buon sangue non mente.

48. Magne Hoseth (KÍ Klaksvík)

Il KÍ Klaksvik è diventato il primo club delle Isole Faroe a qualificarsi per le fasi a gironi di una competizione europea (Conference League). Un piccolo miracolo firmato dal norvegese Hoseth, che ha sfiorato anche la Champions League, arrendendosi solo al terzo turno preliminare contro il Molde.

47. Peter Bosz (PSV)

Quello di Peter Bosz non è un nome nuovo. Ha fatto il giro d'Europ, allenando l'Ajax, il Borussia Dortmund, il Bayer Leverkusen e, più recentemente, il Lione. Al PSV sta mettendo in mostra le sue idde ed è in cima alla classifica di Eredivisie

46. Christian Streich (Friburgo)

Nella sua dodicesima stagione alla guida del FriburgoStreich ha allenato sempre e solo la squadra tedesca. La retrocessione nel 2014/2015 avrebbe potuto segnare la fine del suo mandato, ma il ritorno immediato in Bundesliga gli è valso il riscatto e la conferma. Nel 2022 ha raggiunto la finale della DFB-Pokal 2022, persa ai rigori contro il Lipsia.

45. Will Still (Stade de Reims)

L'allenatore di origine belga ha costruito una squadra fantastica. In Ligue 1 la sua difesa a tre è rimasta imbattuta da ottobre a marzo della scorsa stagione. Anche in questa stagione il Reims è ripartito alla grande sotto la guida di Still.

44. Rafa Benitez (Celta Vigo)

Gli anni esaltanti in cui ha vinto la Champions League e la FA Cup con il Liverpool sono lontani ma Rafa Benitez è ripartito alla grande con il Celta Vigo in Liga

43. Gary O'Neil (Wolverhampton)

Gary O'Neil è stato esonerato dopo aver ottenuto la savezza in Premier League con il Bournemouth ma si è immediatamente rilanciato alla guida del Wolverhampton. L'ex centrocampista ha mostrato flessibilità tattica la scorsa stagione e sta facendo lo stesso nelle Midlands. Carisma allo stato puro.

42. Edin Terzic (Borussia Dortmund)

Il Borussia Dortmund è quasi riuscito a interrompere l'egemonia del Bayern Monaco in Bundesliga nella scorsa stagione, e Terzic ha avuto un ruolo fondamentale. Il Dortmund gioca un ottimo calcio, con una squadra vivace. Perdere Jude Bellingham in estate avrebbe devastato sportivamente chiunque, ma il quarantunenne ha trasformato senza problemi la sua squadra in un'altra forza formidabile.

41. Thomas Frank (Brentford)

Il danese Thomas Frank è il terzo allenatore più longevo della Premier League dietro Jurgen Klopp e Pep Guardiola e, sotto molti aspetti, si è dimostrato più versatile di entrambi. Adattando la sua squadra per diventare più fisica in Premier League ha cambiato tra il suo 4-3-3 in un 3-5-2.

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