Be british, siate Vialli

È stato il primo italiano a inserirsi nel mondo della Premier League e a comprenderne le immense potenzialità. Al Chelsea schierava i migliori "senza badare a nazionalità, credo, colore della pelle"

L’uruguayano Gus Poyet era rimasto stupito nel vedere tanti fotografi e telecamere all’uscita del tunnel, per giunta per un match neanche di cartello come quello tra il suo Chelsea e il Southampton, previsto il 26 dicembre 1999, nel tradizionale Boxing Day. «Che succede? - chiese incuriosito a un operatore - Non hai notato? Siete undici senza neppure un solo britannico». In un