Dramma Eriksson: "Ho un cancro terminale. Mi resta un anno di vita"

L'ex tecnico svedese, campione d'Italia con la Lazio nel 2000 ha parlato a una radio del suo Paese: "Devo lottare il più a lungo possibile"

Una notizia bruttissima scuote il mondo del calcio: Sven-Göran Eriksson, ex tecnico campione d'Italia con la Lazio nel 2000, parlando ai microfoni della radio svedese P1 ha annunciato di avere un cancro. Il 75enne allenatore di Sunne aveva annunciato il ritiro lo scorso 24 febbraio proprio per fare fronte ai problemi di salute.

Eriksson, la rivelazione sulla sua salute

"Potrei avere meno di un anno di vita - la rivelazione choc - . Devo lottare il più a lungo possibile. Tutti capiscono che ho una malattia, tutti sanno che ho il cancro. Ma devo lottare finché posso. Forse nella migliore delle ipotesi mi resta un anno di vita, nella peggiore un po' meno. Non posso esserne assolutamente sicuro, ma è meglio non pensarci. Tutti immaginavano che fosse cancro e lo è. Ma devo combattere il più a lungo possibile. Posso ingannare il mio cervello. Vedere il lato positivo delle cose, non crogiolarmi nelle avversità, perché queste sono ovviamente le avversità più grandi, ma devo trarre qualcosa di buono da esse".

Eriksson e la scoperta del cancro

Eriksson racconta anche di come ha scoperto tutto rivelando di essere improvvisamente collassato mentre faceva una corsa di 5 km. Dopo aver consultato i suoi medici, gli hanno detto che aveva avuto un ictus e aveva anche un cancro. "Non sanno da quanto tempo ce l'ho - continua -, forse un mese o un anno. Ma ora devo lottare".

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Eriksson, le ultime panchine

Le ultime esperienze in panchina di Sven-Göran Eriksson sono state in Asia. Perlopiù in Cina, visto che, dopo le esperienze da Direttore Tecnico del BEC Tero Sasana (2012) in Thailandia e dell'Al-Nasr (2013) negli Emirati Arabi Uniti, l'ex allenatore della Lazio torna in panchina per allenare prima il Guangzhou R&F, poi lo Shanghai SIPG, infine lo Shenzhen. Al termine della sua avventura cinese accetta l'incarico da Commissario Tecnico delle Filippine a ottobre del 2018, per guidare la nazionale nella Coppa d'Asia del 2019. Dopo aver ottenuto tre sconfitte di fila nel torneo continentale, Eriksson viene esonerato e mette un punto alla sua carriera.

Carriera in cui è stato ct dell'Inghilterra tra il 2001 e il 2006 (periodo in cui ha guidato la nazionale inglese in due edizioni dei Mondiali), prima di ricoprire lo stesso incarico per la Nazionale Messicana e per la Costa d'Avorio. Ma è sulla panchina di squadre di club che si è tolto le maggiori soddisfazioni.

Eriksson, i successi in Italia

L'allenatore svedese arriva in Italia nel 1984 per allenare la Roma, dopo essersi messo in mostra da tecnico del Goteborg (che conduce alla vittoria di una Coppa Uefa) prima e del Benfica successivamente. Nel triennio giallorosso va a un passo dallo scudetto con una clamorosa rimonta sulla Juventus di Trapattoni vanificata dalla sconfitta casalinga contro il Lecce e conquista la Coppa Italia 1985-1986. Stesso incarico, ma senza risultati esaltanti, nella sua avventura alla Fiorentina e in quella blucerchiata, dove però vince una Coppa Italia nel 1993-1994.

Al termine dei suoi 5 anni alla Sampdoria, Eriksson approda nuovamente a Roma, questa volta però sponda Lazio, portandosi dietro il pupillo Roberto Mancini. Alla sua prima stagione vince quattro derby su quattro e la Coppa Italia 1997-1998, ma perde in finale di Coppa UEFA contro l'Inter di Gigi Simoni. Negli anni successivi vincerà soprattutto una Coppa delle Coppe nel 1998-1999, la Supercoppa UEFA nel 1999 e il Campionato Italiano 1999-2000, ma anche due Supercoppe Italiane e un'altra Coppa Italia, che lo fa essere ancora oggi l'allenatore più vincente della competizione al pari di Roberto Mancini e Massimiliano Allegri.

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Dramma Eriksson, la vicinanza sui social

In mattinata sono stati pubblicati i primi messaggi di vicinanza e affetto dal mondo dello sport per Eriksson. A partire dalla Fiorentina, che sul proprio profilo X scrive: "La Fiorentina esprime la propria vicinanza e il proprio affetto a Sven-Göran Eriksson, direttore tecnico viola dal 1987 al 1989". Anche un'altra ex squadra dell'allenatore svedese, il Manchester City, ha scritto sui propri account social un pensiero per il difficile momento che sta vivendo: "Chiunque al Manchester City sta pensando a Sven-Göran Eriksson, e desideriamo esprimere il nostro sostegno collettivo al nostro ex allenatore, alla sua famiglia e ai suoi amici, durante questo periodo". La Lazio invece ha pubblicato un video per esprimere la propria vicinanza al tecnico con cui ha vinto, tra le altre cose, il campionato 1999-2000: la clip, accompagnata dal testo"Mister, siamo al tuo fianco", ricorda l'applauso dello Stadio Olimpico a Eriksson, invitato ad assistere al derby di marzo 2023.

Tra i tantissimi messaggi scritti questa mattina sui social, riportiamo di seguito quello di Wayne Rooney"Triste notizia questa mattina. I pensieri vanno a Sven-Göran Eriksson e la sua famiglia. Un allenatore brillante e una persona speciale. Amato e rispettato da tutti. Siamo tutti con te Sven, continua a combattere". L'inglese fu convocato da Eriksson in occasione dei Mondiali 2006 nonostante stesse ancora in fase di recupero da un grave infortunio, provocando la rabbia di Sir Alex Ferguson.

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Una notizia bruttissima scuote il mondo del calcio: Sven-Göran Eriksson, ex tecnico campione d'Italia con la Lazio nel 2000, parlando ai microfoni della radio svedese P1 ha annunciato di avere un cancro. Il 75enne allenatore di Sunne aveva annunciato il ritiro lo scorso 24 febbraio proprio per fare fronte ai problemi di salute.

Eriksson, la rivelazione sulla sua salute

"Potrei avere meno di un anno di vita - la rivelazione choc - . Devo lottare il più a lungo possibile. Tutti capiscono che ho una malattia, tutti sanno che ho il cancro. Ma devo lottare finché posso. Forse nella migliore delle ipotesi mi resta un anno di vita, nella peggiore un po' meno. Non posso esserne assolutamente sicuro, ma è meglio non pensarci. Tutti immaginavano che fosse cancro e lo è. Ma devo combattere il più a lungo possibile. Posso ingannare il mio cervello. Vedere il lato positivo delle cose, non crogiolarmi nelle avversità, perché queste sono ovviamente le avversità più grandi, ma devo trarre qualcosa di buono da esse".

Eriksson e la scoperta del cancro

Eriksson racconta anche di come ha scoperto tutto rivelando di essere improvvisamente collassato mentre faceva una corsa di 5 km. Dopo aver consultato i suoi medici, gli hanno detto che aveva avuto un ictus e aveva anche un cancro. "Non sanno da quanto tempo ce l'ho - continua -, forse un mese o un anno. Ma ora devo lottare".

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