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© Getty ImagesSi può tessere l'elogio di Maurizio Sarri? Si deve. Non solo e non soltanto per il valore assoluto dell'allenatore che non ha certamente bisogno di essere rimarcato dopo gli anni napoletani, lo scudetto juventino (l'ultimo vinto dalla società bianconera che non ebbe la forza di continuare a credere in lui), l'Europa League con il Chelsea, il quinto e il secondo posto con la Lazio riportata in Champions League, i quattro derby vinti sui sei disput
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