Rapporti tesi tra Fifa e Ussf
E veniamo al 2021 con il giudice distrettuale statunitense Valerie Caproni che a luglio accoglie la mozione della Federazione calcistica statunitense (Ussf) mentre la seconda Corte d’appello ripristina la richiesta antitrust nel marzo 2023 con una decisione unanime. Dopo che la Federcalcio a stelle strisce chiede alla Corte Suprema di occuparsi del caso, quest’ultima nel novembre scorso invita il governo Biden a depositare una memoria in cui esporre il suo parere. Un mese dopo è la stessa Fifa a presentare una nuova istanza di archiviazione al tribunale, sostenendo che l’Ussf non è il suo interlocutore negli Stati Uniti e che il tribunale non ha giurisdizione sullo stesso organo guidato da Gianni Infantino. Insomma, le relazioni tra Fifa, Ussf e il governo americano non sono affatto idilliaci a un anno dal Mondiale per Club, neonata competizione che vedrà la prima edizione organizzata proprio negli Stati Uniti, e a due anni dal Mondiale, che si terrà nel Centro e Nord America (Messico, Stati Uniti e Canada). Gli States stanno scommettendo tanto sul calcio e la Relevent Sports, che ha portato negli anni scorsi tante big club europei negli Usa organizzando la International Champions Cup, non ha abbandonato l’idea di portare anche una gara ufficiale del campionato spagnolo trovando un sostenitore nel presidente della Liga Javier Tebas.