Correggere la Legge Bosman
Altra conseguenza: in questo scenario proliferano i procuratori meno seri e vengono danneggiati quelli che lavorano con maggiore etica professionale. E, soprattutto, per mantenere alta la competitività, i club sono intrappolati in un meccanismo perverso: il monte ingaggi tende sempre ad aumentare, i ricavi no, perché sono soggetti ai risultati che, si sa, sono aleatori. Limitare le spese al 70% dei ricavi, come impone il nuovo regolamento Uefa, scongiura i rossi, ma rischia di squilibrare ancora di più i divari tecnici (se la potenza di fuoco del Real Madrid è di 700 milioni e quella dell’Inter è di 300 milioni, chi potrà permettersi i giocatori più forti?). E, soprattutto, non avere più potere contrattuale sui giocatori riduce il controllo dei club sui propri asset principali (i giocatori appunto) in modo non del tutto equo. Correggere una legge che deriva da una sentenza della Corte di Giustizia Europea non è cosa facile, ma se i regolamenti del mercato non ridanno forza ai contratti, rendendo più forte il dovere di rispettarli, la deregulation del mercato è destinata ad aumentare, insieme ai costi per giocatori e procuratori.