Totti: Juve, il mercato migliore. A Sinner ho spiegato due o tre cosette...

Così l'ex storico capitano giallorosso: "Quest'anno si sono rinforzate le squadre più blasonate, Jannik ha svoltato dopo aver giocato a padel con me..."

ROMA - "La Nazionale? Purtroppo mi sono fatto un'idea negativa come tutti gli sportivi. Pensavamo che l'Italia potesse fare molto meglio, ma non sono arrivati in buone condizioni fisiche e mentali. Quando si approccia così una competizione così importante è difficile arrivare fino in fondo. Allenatore e CT sembrano due mestieri totalmente opposti. Un discorso è allenare quotidianamente i giocatori, un altro è allenarli una settimana ogni mese. Spalletti fortunatamente o sfortunatamente penso abbia capito i suoi errori, quindi sperò che possa ripartire da questa Nations League per poter tornare ad alti livelli". Ai microfoni di Sky, l'ex storico capitano della Roma Francesco Totti, Campione del Mondo in Germania nel 2006, ha parlato così della Nazionale italiana. Poi, sul proprio futuro, ha aggiunto: "Un po' mi manca lavorare nel calcio, ma allo stesso tempo sto bene ugualmente perché ho altre cose da fare. A Roma si parla sempre tanto del mio ritorno, ma poi in realtà non c'è nulla di vero. Nessuno mi ha mai chiamato o cercato, e sinceramente non me lo aspettavo. Nonostante questo siamo tutti felici, anche se i tifosi un po' meno".

Su Juve, Roma, mercato e Baldanzi

"Quest'anno si sono rinforzate parecchie squadre, soprattutto quelle più blasonate. La Juventus è la squadra che ha cercato di fare il mercato più importante. Se mi piace il mercato della Roma? Nì, all'ultimo hanno iniziato a mischiare un po' tutto. Bisogna vedere se hanno avuto ragione, speriamo di sì. Tocca a De Rossi mettere bene in campo i giocatori e trovare la loro migliore condizione. Nell'ultimo mese ci siamo sentiti molto spesso io e lui, gli ho dato consigli così come lui li ha dati a me. È contento di quello che sta facendo, ma ovviamente cerca di fare meglio perché non pensava di partire in questo modo. Ha però la testa per fare una grande annata. Troppi giovani venduti? Per me è semplice la risposta, bisogna fare chiarezza. Se si esce allo scoperto dicendo la verità diventa più semplice, mentre se si nascondono le cose dentro Trigoria diventa complicato. Baldanzi? Mi è sempre piaciuto come giocatore e ragazzo. Ha una carriera davanti, fare paragoni mi sembra riduttivo e non giusto nei suoi confronti. Sono contento per lui, che sia di buon auspicio per continuare a questi livelli", ha aggiunto Totti.

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Su Maldini e Del Piero

"Perché io, Maldini e Del Piero siamo fuori dal calcio? Perché diventi ingombrante, un nome importante offusca tutto il resto. Ma se sei una persona competente e pure importante succede questo. Se non veniamo presi in considerazione, evidentemente si è legati ad altri obiettivi e pensieri. Perché non sono tornato alla Roma? Se n'è parlato tanto, poi se vai a spremere il limone ed esce poco o nulla. A me nessuno ha mai chiamato", ha proseguito Totti.

Su Sinner

Parlando di Sinner, la leggenda della Roma si è lasciato andare a più di una battuta: "Ora, non vorrei dirlo, ma da quando abbiamo giocato insieme a Padel ha spiccato il volo ed è diventato numero uno al mondo...Parlano tutti, sono costretto a dirlo anche io, abbiamo giocato contro, gli ho spiegato due, tre cosette in quei pochi minuti e ha svoltato: gli ho dato fiducia e da quel momento non ha più perso... Non è poco eh, diciamo che l'1% per la vittoria degli US Open me lo prendo io".

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ROMA - "La Nazionale? Purtroppo mi sono fatto un'idea negativa come tutti gli sportivi. Pensavamo che l'Italia potesse fare molto meglio, ma non sono arrivati in buone condizioni fisiche e mentali. Quando si approccia così una competizione così importante è difficile arrivare fino in fondo. Allenatore e CT sembrano due mestieri totalmente opposti. Un discorso è allenare quotidianamente i giocatori, un altro è allenarli una settimana ogni mese. Spalletti fortunatamente o sfortunatamente penso abbia capito i suoi errori, quindi sperò che possa ripartire da questa Nations League per poter tornare ad alti livelli". Ai microfoni di Sky, l'ex storico capitano della Roma Francesco Totti, Campione del Mondo in Germania nel 2006, ha parlato così della Nazionale italiana. Poi, sul proprio futuro, ha aggiunto: "Un po' mi manca lavorare nel calcio, ma allo stesso tempo sto bene ugualmente perché ho altre cose da fare. A Roma si parla sempre tanto del mio ritorno, ma poi in realtà non c'è nulla di vero. Nessuno mi ha mai chiamato o cercato, e sinceramente non me lo aspettavo. Nonostante questo siamo tutti felici, anche se i tifosi un po' meno".

Su Juve, Roma, mercato e Baldanzi

"Quest'anno si sono rinforzate parecchie squadre, soprattutto quelle più blasonate. La Juventus è la squadra che ha cercato di fare il mercato più importante. Se mi piace il mercato della Roma? Nì, all'ultimo hanno iniziato a mischiare un po' tutto. Bisogna vedere se hanno avuto ragione, speriamo di sì. Tocca a De Rossi mettere bene in campo i giocatori e trovare la loro migliore condizione. Nell'ultimo mese ci siamo sentiti molto spesso io e lui, gli ho dato consigli così come lui li ha dati a me. È contento di quello che sta facendo, ma ovviamente cerca di fare meglio perché non pensava di partire in questo modo. Ha però la testa per fare una grande annata. Troppi giovani venduti? Per me è semplice la risposta, bisogna fare chiarezza. Se si esce allo scoperto dicendo la verità diventa più semplice, mentre se si nascondono le cose dentro Trigoria diventa complicato. Baldanzi? Mi è sempre piaciuto come giocatore e ragazzo. Ha una carriera davanti, fare paragoni mi sembra riduttivo e non giusto nei suoi confronti. Sono contento per lui, che sia di buon auspicio per continuare a questi livelli", ha aggiunto Totti.

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