"Allegri? Tutti dicevano che noi giocatori davamo a lui la colpa…”

Il racconto di Jeda, ex attaccante brasiliano del Cagliari, sulla sua esperienza in rossoblù

Jeda per qualche anno è stato un grande protagonista della nostra Serie A, in particolare quando ha vestito la maglia del Cagliari tra il 2008 ed il 2010. Un'esperienza che lo ha portato a conoscere Massimiliano Allegri e che oggi ha voluto raccontare ai microfoni del podcast Centrocampo per svelare alcuni interessanti aneddoti sull'ex allenatore della Juventus e su una vittoria arrivata proprio contro i bianconeri.

Jeda su Allegri: "Non mi dava una posizione in campo"

L'attaccante brasiliano ha spiegato le differenze tra Gasperini e Allegri, con cui ha avuto modo di lavorare a Crotone e Cagliari"Gli allenamenti di Allegri erano molto tecnici, Gasperini invece li incentrava più sull’uno contro uno. Aveva la tendenza ad avere un rapporto con tutti nel gruppo, era un allenatore sulle sue ma poi prendeva confidenza. Ricordo che con i vari Biondini, Lazzari, Conti e Cossu c’era un grande rapporto. Quella squadra poteva anche andare da sola, lui gli dava quelle responsabilità. Si arrabbiava molto quando a sbagliare passaggi e cross era gente come me, Conti e Cossu. Quando faceva la formazione dava delle posizioni, mentre a me diceva di trovarmela da solo e vedere io".

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Jeda ricorda Allegri: "Tutti pensavano che non fosse all'altezza"

Jeda ha quindi parlato del primo impatto avuto con Allegri"Nel 2009 siamo arrivati noni in campionato e vicini all’Europa in una stagione iniziata con cinque sconfitte consecutive. Tutti dicevano e pensavano che Allegri non fosse un buon allenatore. Noi comunque giocavamo bene, ma se prendevamo gol poi capitava che non lo riuscissimo a segnare. Non abbiamo mai mollato o dato la colpa all’allenatore come dicevano in molti. Cellino veniva a chiederci se ci fosse qualche problema o se giocassimo contro di lui, ma non c’era assolutamente niente. Dopo il pareggio contro il Milan abbiamo iniziato un bel filotto di risultati. Europa? Purtroppo dopo la partita contro l’Udinese abbiamo un po’ mollato. Avevo segnato contro Handanovic e poi ci siamo fatti rimontare, eravamo quarti. Sarebbe stato un grande sogno andare in Champions".

Jeda sulla vittoria contro la Juve: "Cellino era al settimo cielo"

Jeda ha ricordato la vittoria arrivata a Torino contro la Juventus nel 2009 per 3-2: "Il gol del 2-2 a Buffon all’Olimpico è uno dei momenti più spettacolari della mia carriera. Non ho neanche esultato più di tanto perché non sapevo come esultare. Poi in più il risultato finale è stato 3-2 per noi ed è stato ancora più bello. Vedere la faccia di Cellino è stato fantastico. Ho avuto la fortuna di trovarlo davanti a me, era al settimo cielo. Non l’ho mai visto così contento come in quel momento lì".

Jeda sulla Juve in B: "Per noi era una festa

Infine l'attaccante brasiliano è tornato al 2006, quando militava nel Rimini ed ha avuto l'occasione di disputare la prima partita di Serie B contro la Juventus: "La città si è fermata completamete. Era sempre la Juve, c'era gente come Del Piero, Buffon, Nedeved Camoranesi. Tutti volevano esserci, in qualche modo erano riusciti ad aumentare la capienza dello stadio. Era la partita dell'anno, ci siamo goduti la festa. Pensavamo ad avere Buffon nel nostro spogliatoio, poi anche i tifosi li hanno applauditi perché giustamente c'erano tanti campioni del Mondo. Era uno stimolo in più, non a caso gli stadi dove hanno giocato quell'anno erano sempre pieni".

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Jeda per qualche anno è stato un grande protagonista della nostra Serie A, in particolare quando ha vestito la maglia del Cagliari tra il 2008 ed il 2010. Un'esperienza che lo ha portato a conoscere Massimiliano Allegri e che oggi ha voluto raccontare ai microfoni del podcast Centrocampo per svelare alcuni interessanti aneddoti sull'ex allenatore della Juventus e su una vittoria arrivata proprio contro i bianconeri.

Jeda su Allegri: "Non mi dava una posizione in campo"

L'attaccante brasiliano ha spiegato le differenze tra Gasperini e Allegri, con cui ha avuto modo di lavorare a Crotone e Cagliari"Gli allenamenti di Allegri erano molto tecnici, Gasperini invece li incentrava più sull’uno contro uno. Aveva la tendenza ad avere un rapporto con tutti nel gruppo, era un allenatore sulle sue ma poi prendeva confidenza. Ricordo che con i vari Biondini, Lazzari, Conti e Cossu c’era un grande rapporto. Quella squadra poteva anche andare da sola, lui gli dava quelle responsabilità. Si arrabbiava molto quando a sbagliare passaggi e cross era gente come me, Conti e Cossu. Quando faceva la formazione dava delle posizioni, mentre a me diceva di trovarmela da solo e vedere io".

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