
Ci eravamo lasciati di fronte allo splendido e altisonante caos provocato dalla prima edizione “mondiale” della Kings League, con la finalissima tra Brasile e Colombia andata in scena all’Allianz Stadium lo scorso 12 gennaio. Nel teatro bianconero, più di 40mila spettatori accorsi a Torino da tutta Europa - e non solo - per toccare con mano questo inedito format calcistico che porta la firma dell’ex stella del Barcellona, Gerard Piqué. Un assist “planetario”, o meglio, il miglior spot possibile per promuovere l’irradiazione del fenomeno Kings: dopo il successo delle prime due edizioni spagnole, è stata proprio l’Italia il primo paese europeo a intuirne il potenziale, candidandosi per la creazione di una lega nazionale.
Detto fatto. All’alba della quarta giornata di Kings League Italia, i dati sono a dir poco impressionanti: il numero di spettatori totali - tra Twitch, YouTube e TikTok - ha toccato i 17.63 milioni. Per non parlare delle interazioni sui social che nei primi due mesi del 2025 hanno già superato le 7 miliardi dell’anno scorso. Ma forse occorre fare un passo indietro perché il rischio - comprensibilissimo - che quanto scritto fin qui possa risultare incomprensibile a molti di voi, è dietro l’angolo…