"Sai qual è il bello?", diceva Fagioli in chat su Whatsapp a De Giacomo, indagato con misura cautelare degli arresti domiciliari (come altri 4: Frizzera, Scinocca, Parise, Piccini) perché in concorso esercitava abusivamente l’organizzazione di scommesse e giochi illegali (in particolare il poker), attraverso la gestione del banco e l’utilizzo di piattaforme online. "Sai qual è il bello?", gli diceva Fagioli, il 23 ottobre del ‘22. E poi: "(Ride) ...che glielo sto consigliando io". Fagioli e De Giacomo stavano parlando di Bellanova. Replica dell’altro:"Ha preso (Bellanova, annotano appunto gli inquirenti; ndr) 2-3 sberle di fila". Ha perso due o tre volte in modo pesante, cioè. Di nuovo Fagioli: "Sto ridendo da solo... Quale è la mia percentuale? Che mi carichi la metà? ... Io anche consigliare a perdere... Devi caricarmi perché ti porto i clienti... glieli ho detti tutti e tre io, due gliele ho fatte perdere e una vincere, quindi... devi darmi anche la differenza". Anche da questo dialogo i pm individuano "un’ulteriore evidenza in ordine alla propensione, su impulso del De Giacomo, nel ricercare nuovi clienti", giacché emerge che "Fagioli aveva 'portato' Bellanova, oltre a Pinsoglio e Gatti (non indagati, ndr), questi ultimi tuttavia considerati non un buon 'acquisto' a fronte delle somme esigue di denaro oggetto delle scommesse".
