Hazard: "Real il mio sogno da bambino. Non avrei lasciato il Chelsea per nessun altro club"

Il talento dei Blues dice addio alla squadra inglese dopo sette anni da protagonista, e sui social ringrazia società e tifosi: "Ho amato ogni momento, sono cresciuto come uomo e giocatore con tutti voi"
Hazard: "Real il mio sogno da bambino. Non avrei lasciato il Chelsea per nessun altro club"

TORINO - "Non è un segreto che giocare nel Real Madrid sia stato il mio sogno sin da quando ero un bambino che aveva appena segnato il suo primo gol". Inizia così il lungo messaggio che Eden Hazard ha voluto dedicare ai tifosi e alla società del Chelsea dopo l'annuncio del suo trasferimento al Real MadridAd annunciarlo è stato lo stesso club spagnolo attraverso una nota apparsa in serata sui profili social del club madrileno. L'accordo è stato raggiunto per una cifra di poco superiore ai 100 milioni di euro. Si chiude così una delle telenovele di calciomercato più lunghe, con il numero uno dei Blancos Florentino Perez che già da diversi anni sognava il passaggio del belga al Santiago Bernabeu. 

"Sono cresciuto come uomo e come giocatore con voi"

Quelli di Eden Hazard al Chelsea sono stati sette anni intensi, fatti di tante vittorie e momenti difficili. "Ho fatto il massimo per non distrarre me e la squadra in questo difficile periodo di speculazioni e attenzione dei media, soprattutto negli ultimi sei mesi. Ora i club hanno raggiunto un accordo - continua il fuoriclasse belga - spero che voi capiate che ho dovuto perseguire il mio prossimo capitolo, proprio come ognuno di voi dovrebbe quando ha la possibilità di perseguire i propri sogni. Lasciare il Chelsea è la decisione più grande e difficile della mia carriera fino ad oggi: ho amato ogni momento al Chelsea e non ho mai considerato, nè sarei partito per nessun altro club. Ci sono stati tempi duri, per la squadra nel suo complesso e per me personalmente, questo è il calcio professionistico. Avevo solo 21 anni - conclude Hazard - quindi sono cresciuto come uomo e giocatore con tutti voi, mi avete aiutato a diventare capitano della nazionale del Belgio"

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