Chelsea, Rudiger ai saluti: "Sarò sempre uno di voi"

Il difensore tedesco lascia Londra e raggiunge Ancelotti al Real Madrid: la lunga lettera d'addio pubblicata dal portale britannico 'The Players Tribune'
Chelsea, Rudiger ai saluti: "Sarò sempre uno di voi"© Getty Images

LONDRA (Inghilterra) - Antonio Rüdiger dice addio al Chelsea dopo cinque anni di successi e cavalcate trionfali. Il difensore tedesco, che approderà al Real Madrid di Carlo Ancelotti nella prossima sessione estiva del calciomercato, ha salutato i 'Blues' con una lunga ed emozionante lettera, riportata dal portale britannico 'The Players Tribune'. "Non mi piacciono gli addii. Ma cercherò di renderlo speciale, con il cuore", scrive Rüdiger per rompere il ghiaccio. Il Chelsea per lui è sempre stato un club che si fonda su valori unici. Primo tra tutti, l'amicizia: "Ciò che ha davvero reso il Chelsea un posto speciale sono state le amicizie. Eravamo più che compagni di squadra. Molti di questi ragazzi sono come miei fratelli". Il difensore tedesco sottolinea soprattutto il rapporto fraterno instaurato con N'Golo Kanté - "Non ho mai conosciuto nessuno come lui, sempre concentrato e sorridente tutto il tempo" - e ricorda il dicembre del 2020 quando Frank Lampard lo ha relegato ai margini del progetto Blues: "Sei mesi prima di Chelsea-City, finale di Champions, ero a terra. Ero stato escluso dalla squadra e non riuscivo nemmeno a capire perché. Un giorno abbiamo avuto una riunione e l'allenatore mi ha detto che avevamo una rosa numerosa e che preferiva gli altri a me".

Il rapporto con Tuchel, la Champions e l'amarezza per il mancato rinnovo

Con l'esonero di Frank Lampard, il Chelsea corre ai ripari e ingaggia Thomas Tuchel, a sua volta cacciato dal Psg. La storia di Rüdiger con il Chelsea cambia completamente: "L'arrivo di Tuchel è stato come una rinascita per me", assicura il difensore tedesco che sottolinea come il tecnico ex Psg lo abbia rigenerato soprattutto dal punto di vista mentale: "Ha fatto qualcosa da cui penso che molti manager potrebbero imparare. Non aveva niente a che fare con la tattica. Mi ha detto venuto: 'Toni, parlami di te'. Voleva sapere da dove provenissero la mia aggressività e fame, Ha chiesto di me, come persona. Avevo così tanta motivazione che non sarei mai tornato in panchina". Inevitabile il ricordo sulla finale di Champions League di Porto che valse ai Blues il secondo trionfo della storia in Champions League: "La partita in sé è stata bellissima, perché abbiamo vinto contro un'incredibile squadra del City difendendoci insieme e colpendoli in contropiede", ricorda Rüdiger che elogia ancora una volta il suo allenatore. "Al fischio finale, stavo correndo in giro come un matto, e per caso Tuchel stava venendo verso di me, e gli ho dato un grande abbraccio. Quello è stato un momento speciale per me. Gli sarò sempre grato". Sul mancato rinnovo con il Chelsea, il centrale teutonico ammette che le trattative per il rinnovo "sono diventate difficili dallo scorso autunno". Con le sanzioni imposte dal governo britannico al patron Roman Abramovic "non potevo aspettare mesi con così tanta incertezza sul futuro e ho dovuto prendere una decisione". Chiosa finale sui tifosi blues e sull'amore che provano per il club: "Nel 2019, dopo che il City ci ha battuto 6-0 all'Etihad, mi sono avvicinato ai tifosi del Chelsea per scusarmi. Mentre mi avvicinavo, mi aspettavo che fischiassero. Ma erano tutti in piedi ad applaudire. Anche in un momento così brutto,  non ci hanno dato le spalle. Grazie di tutto".

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