TORINO - La passione batte tutto. Quella per il fútbol, poi, può più di ogni cosa: supera persino le difficoltà di una malattia, persino la debolezza, l’età. Perché è nelle difficoltà più insormontabili che l’animo dell’essere umano, per trovare forza, si aggrappa agli amori che non passano, alle passioni più profonde. E sì, il sentimento che lega ogni persona al club del suo cuore è molto più che indissolubile. In Argentina cantano: “de la cuna hasta el cajón”: si può tradurre con “dalla culla alla tomba”. E non è soltanto un coro da stadio, un modo di dire. All'Estadio Mario Alberto Kempes, Córdoba, nella parte bassa della Tribuna Gasparini, prende posto, da lustri, Elvira Reyna, 80 anni, Definirla fedelissima, aficionada, sarebbe riduttivo. Elvira è diventata virale grazie a una foto: va allo stadio con la bombola ad ossigeno. Da moltissimo tempo, infatti, l'adorabile nonnina cordobesa conduce una lotta durissima contro la fibrosi cistica:
BEAU GESTE DE COLOMBIA
Elvira ha rischiato, però, di perdersi una sfida storica: quella del ritorno dei quarti di finale mercoledì scorso al Kempes contro il Vélez Sarsfield. A causa dell'incredibile richiesta di biglietti da parte dei tifosi della T, infatti, la nonnina biancoblù non era riuscita ad assicurarsene uno. La notizia è giunta alle orecchie di Diego Luis Valoyes: l'attaccante colombiano del Talleres ha iniziato a cercare di mettersi in contatto con lei o con qualche suo familiare tramite le reti social.