Brasile, addio a Tite dopo il Qatar: inizia il casting, Guardiola c'è

Il presidente federale Rodrigues: «Non importa se sarà brasiliano o straniero. Ciò che conta è che sia molto competente». E torna a suonare il nome di Pep
Brasile, addio a Tite dopo il Qatar: inizia il casting, Guardiola c'è© EPA

TORINO - Che l’avventura di Adenor Leonardo Bacchi sulla panchina del Brasile sia arrivata pressocché ai titoli di coda è ormai acclarato: proprio Tite infatti, a febbraio nel corso di un’intervista a Sport Tv, aveva annunciato che avrebbe detto addio alla Seleção dopo Qatar 2022. La novità autentica emersa nelle ultime ore è che il Brasile per la sua successione starebbe pensando a una scelta di rottura con il passato. Non solo recente. Ednaldo Rodrigues, presidente della CBF, la Federcalcio verdeoro, ha infatti lanciato il sasso: non è da escludere che il prossimo ct della Seleção sia... un europeo.

I due precedenti

Soltanto due volte nel corso della storia della VerdeAmarela, infatti, ci si è affidati per la guida tecnica a un non brasiliano. Il primo fu, nel 1944, il portoghese Jorge Gomes de Lima, meglio noto come Joreca. Ventun anni dopo, nel 1965, toccò invece all'argentino Filpo Núñez. «Ne discuteremo dopo il Mondiale in Qatar, ma non abbiamo alcun tipo di pregiudizio. Il nostro prossimo commissario tecnico potrà essere un brasiliano o uno straniero, questo poco ci importa. Ciò che dovrà sicuramente avere sarà una grandissima competenza - spiega Rodrigues -». I torceadores, i tifosi, però, non la stanno vivendo benissimo: secondo un sondaggio condotto da Datafolha, il 55% della popolazione del Brasile è contrario, il 30% ritiene che sarebbe una buona idea e l'8% è indifferente.

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La rosa dei nomi

Ma analizziamo i nomi che sono sui taccuini della Confederação Brasileira de Futebol, partendo dagli stranieri. In cima alla lista c’è senz’altro Pep Guardiola: il tecnico catalano del Man City, oltretutto ha più volte confidato che lo attrae, e non poco, l’idea di guidare una Nazionale e in passato, prima dell’inizio dell’avventura di Lionel Scaloni sulla panchina albiceleste, il suo nome era stato accostato anche all’Argentina. Non tramontano nemmeno le chances del portoghese Abel Ferreira, che continua a trionfare con il Palmeiras, con il quale è stato incoronato bicampione della Copa Libertadores 2020 e 2021 e con cui quest’anno è a un passo dal successo nel Brasileirão. E i brasiliani? Nella lista della federcalcio non possono non esserci Dorival Júnior del Flamengo e Fernando Diniz del Fluminense. Alla domanda se Ferreira, Dorival e Diniz sono nella lista di possibili successori di Tite, Rodrigues ha affermato che «sarebbe ingiusto menzionare solo questi tre perché il calcio brasiliano ha una vastissimo numero di grandi allenatori. Non voglio dimenticare nessuno di loro: confermo quei tre che avete appena citato, ma dovremmo citarne anche altri 10! Sì, nella nostra lista ci sono molti, moltissimi nomi». E chissà se uno di quelli è nato a Santpedor, Catalunya.....

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