Qatar 2022: quanti infortunati. Chi non ci sarà e chi spera ancora

A un mese dal via del Mondiale, i problemi fisici sono il peggior incubo di giocatori e ct. Ci sono già diverse assenze confermate e molti lottano contro i malanni
Qatar 2022: quanti infortunati. Chi non ci sarà e chi spera ancora© Getty Images

TORINO - Quando manca praticamente un mese all’inizio del Mondiale, gli infortuni sono il peggior incubo per i giocatori in odore di convocazione e pure per i loro ct: ci sono già diversi protagonisti che salteranno la kermesse per problemi fisici, mentre molti altri sono ancora in dubbio e lottano in ogni modo per mantenere viva, accesa, la fiammella di speranza di essere presenti in Qatar. Scopriamo insieme chi si è già arreso e chi invece spera ancora.

Sicuri assenti

N'Golo Kanté (Francia): il pilastro del centrocampo del Chelsea non parteciperà ai Mondiali dopo aver subito un intervento chirurgico per risolvere un infortunio al tendine del ginocchio della gamba destra.

Diogo Jota (Portogallo): l'attaccante del Liverpool è stato portato via in barella durante il match contro il Manchester City in Premier League e, sebbene non siano stati rivelati con esattezza i dettagli esatti del suo problema, Jurgen Klopp, l'allenatore dei Reds, ha confermato che non si riprenderà in tempo per la Coppa del Mondo. Il prestigioso quotidiano portoghese A Bola nelle ultime ore ha anticipato che il recupero della punta richiederà più di un mese.

Georginio Wijnaldum (Olanda): il centrocampista olandese della Roma non potrà aggiungere un'altra Coppa del Mondo al suo palmares a causa della frattura alla tibia della gamba destra in allenamento a metà agosto.

Reece James (Inghilterra): il terzino destro del Chelsea ha subito uno stiramento ai legamenti nel corso del duello contro il Milan in Champions League. Starà fuori due mesi.

Joao Rojas (Ecuador): l'attaccante del Rayados de Monterrey ha riportato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro: il ct della Tricolor Gustavo Alfaro perde un elemento di sicura affidabilità.

Tarik Tissoudali (Marocco): uomo chiave nel Gent e pure in Nazionale (ha trascinato il Marocco con una doppietta nell’ultima gara delle qualificazioni africane) ha riportato a fine luglio uno strappo al legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Nemmeno un miracolo lo porterà in Qatar.

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Tutti quelli in dubbio

Paulo Dybala (Argentina): la Joya ha riportato uno strappo al retto femorale della gamba sinistra dopo aver trasformato un rigore in Roma-Lecce. In linea di principio, l'idea del ct Lionel Scaloni è inserirlo nella lista dei 35 e valutare la sua situazione più vicino alla data in cui sarà presentata la lista definitiva.

Juan Foyth (Argentina): il difensore del Villarreal è un altro dei giocatori che l’Argentina segue con apprensione. L’ex Estudiantes de La Plata è fermo per una contusione con infiammazione al ginocchio sinistro che lo ha appiedato prima del tour dell’Argentina negli Stati Uniti. È, grossomodo, nella stessa situazione di Dybala: il ct lo includerà nei 35 e prenderà la decisione finale in prossimità della data di presentazione delle liste.

Juan Musso (Argentina): il portiere dell'Atalanta, in lotta con Geronimo Rulli per il ruolo di terzo portiere albiceleste, è stato operato per una frattura scomposta a uno zigomo. Al momento dell’infortunio si disse che avrebbe dovuto osservare almeno un mese di inattività.

Richarlison (Brasile): l'attaccante del Tottenham ha subito una botta al polpaccio sinistro nella sfida di Premier contro l'Everton che ha fatto scattare l’allarme, soprattutto perché il giocatore lasciato in lacrime lo stadio rilasciando dichiarazioni improntate al pessimismo. In passato recuperare da un infortunio del genere ha richiesto anche due mesi, ma in linea di principio il bomber di Conte potrebbe dover fermarsi solo per 14 giorni, lasciando aperta una porta per la Coppa del mondo.

Marco Reus (Germania): a caldo tutto sembrava indicare che il calciatore del Dortmund avrebbe saltato Qatar 2022 per un grave infortunio alla caviglia. Fortunatamente, però, il problema s’è rivelato meno grave del previsto, nonostante Reus avesse lasciato il campo in barella, piangendo. Secondo Sebastian Kehl, ds giallonero, per ristabilirsi serviranno 4 settimane dal momento dell’infortunio, avvenuto a metà settembre.

Raul Jimenez (Messico): quello che era iniziato come un fastidio nel riscaldamento prima del duello contro il Southampton in Premier, è finito per essere un infortunio all'adduttore che ne mette in dubbio la presenza a Qatar 2022.

Jesús Corona (Messico): nonostante il ct Gerardo Martino non lo escluda ancora ufficialmente, l'esterno del Siviglia ha riportato la frattura del perone e dei legamenti della caviglia sinistra durante uno degli allenamenti a fine agosto. I tempi di recupero, virtualmente, gli impongono di alzare bandiera bianca in ottica Coppa del mondo.

Saleh Al-Shehri (Arabia Saudita): l'attaccante dell’Al Hilal è una delle stelle della sua Nazionale, ma in aprile ha riportato la rottura del tendine d'Achille. Arriverebbe in condizione proprio nei giorni immediatamente precedenti alla sfida contro l'Argentina.

Ronald Araujo (Uruguay): il difensore del Barcellona ha subito un'avulsione al tendine adduttore della gamba destra a fine settembre. Starà fuori due mesi: si è operato all'inizio di ottobre e, se venisse ugualmente convocato per il Mondiale, arriverebbe in Qatar praticamente senza alcun tipo di preparazione fisico-atletica.

Diego Godin (Uruguay): emblema della Celeste, il centrale del Velez Sarsfield è ai box per una tendinopatia rotulea che lo ha costretto a giocare meno di 400 minuti negli ultimi 4 mesi. El Flaco ha deciso di recarsi in Spagna per sottoporsi a un trattamento speciale nella speranza di raggiungere quella che sarà sicuramente la sua quarta e ultima Coppa del Mondo. Basterà?

Marcos Llorente (Spagna): la stella dell'Atletico Madrid ha abbandonato il terreno di gioco durante la sfida contro il Bruges in Champions League per un problema muscolare che richiederà dalle 4 alle 5 settimane di recupero.

Mikel Oyarzabal (Spagna): l'attaccante della Real Sociedad ha riportato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro all'inizio del 2022. Oggi è vicino alla guarigione, quindi resta da vedere se Luis Enrique deciderà di chiamarlo nella Roja nonostante il suo lungo periodo di inattività.

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TORINO - Quando manca praticamente un mese all’inizio del Mondiale, gli infortuni sono il peggior incubo per i giocatori in odore di convocazione e pure per i loro ct: ci sono già diversi protagonisti che salteranno la kermesse per problemi fisici, mentre molti altri sono ancora in dubbio e lottano in ogni modo per mantenere viva, accesa, la fiammella di speranza di essere presenti in Qatar. Scopriamo insieme chi si è già arreso e chi invece spera ancora.

Sicuri assenti

N'Golo Kanté (Francia): il pilastro del centrocampo del Chelsea non parteciperà ai Mondiali dopo aver subito un intervento chirurgico per risolvere un infortunio al tendine del ginocchio della gamba destra.

Diogo Jota (Portogallo): l'attaccante del Liverpool è stato portato via in barella durante il match contro il Manchester City in Premier League e, sebbene non siano stati rivelati con esattezza i dettagli esatti del suo problema, Jurgen Klopp, l'allenatore dei Reds, ha confermato che non si riprenderà in tempo per la Coppa del Mondo. Il prestigioso quotidiano portoghese A Bola nelle ultime ore ha anticipato che il recupero della punta richiederà più di un mese.

Georginio Wijnaldum (Olanda): il centrocampista olandese della Roma non potrà aggiungere un'altra Coppa del Mondo al suo palmares a causa della frattura alla tibia della gamba destra in allenamento a metà agosto.

Reece James (Inghilterra): il terzino destro del Chelsea ha subito uno stiramento ai legamenti nel corso del duello contro il Milan in Champions League. Starà fuori due mesi.

Joao Rojas (Ecuador): l'attaccante del Rayados de Monterrey ha riportato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro: il ct della Tricolor Gustavo Alfaro perde un elemento di sicura affidabilità.

Tarik Tissoudali (Marocco): uomo chiave nel Gent e pure in Nazionale (ha trascinato il Marocco con una doppietta nell’ultima gara delle qualificazioni africane) ha riportato a fine luglio uno strappo al legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Nemmeno un miracolo lo porterà in Qatar.

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