Pirlo: "Da Conte ho imparato tante cose"
Pirlo si racconta: "Ho imparata a non essere una persona snob, una persona testarda ma devi fare capire che sei un allenatore, non un ex giocatore. A livello di gestione dello spogliatoio ho tre o quattro regole. Non mi piacciono i cellulari prima della partita e che i giocatori arrivino tardi alle riunioni. Se arrivano in ritardo, non giocano. Quando sei in campo, devi lavorare al 100%. Dopo, puoi fare quello che vuoi". Tanti i maestri, fra gli ultimi Antonio Conte. "Da lui ho imparato tante cose, a volte parlo con lui e per me è stato molto importante capire la sua mentalità perchè è stato uno dei migliori allenatori della mia carriera. La mentalità vincente è la chiave".
Pirlo su Ancelotti e Cristiano Ronaldo
E come dimenticare Ancelotti: "E' molto calmo, ha un buon rapporto con tutti i giocatori e ha sempre una parola per tutti. E' importante perchè se alleni una grande squadra, devi capire quando devi parlare e quando no", aggiunge Pirlo che indica fra i suoi modelli anche Arteta e Guardiola. Nella sua stagione alla Juve ha avuto modo di allenare Cristiano Ronaldo, ora all'Al Nassr dopo la rottura brusca col Manchester United: "Per me è stato facile lavorare con lui. E' un bravo ragazzo, molto professionale. Voleva giocare ogni partita, segnare ogni partita. Non abbiamo avuto problemi, ma il calcio cambia molto velocemente, anche l'età. Forse ha avuto un problema con un'altra squadra, ma per me è stata una bella esperienza". Fra i centrocampisti di oggi, Pirlo confida di essere un fan di Frenkie de Jong mentre su Kalvin Phillips, soprannominato il 'Pirlo dello Yorkshire', dice: "E' un ottimo giocatore ma non ha le mie qualità. Gioca molto bene nella stessa posizione. Ma non abbiamo le stesse capacità".