Non solo Ronaldo: l'Arabia Saudita ha un piano. La rivelazione del ministro

La strategia del Paese guidato dal principe Mohammed Bin Salman prevede l'arrivo di altri grandi campioni. Le parole di Abdulaziz bin Turki Al Faisal, titolare del dicastero dello Sport, lo confermano

TORINO - Cristiano Ronaldo è stato solo l'inizio. Questo almeno è quello che ha lasciato intendere il ministro dello sport dell'Arabia Saudita, il principe Abdulaziz bin Turki Al Faisal, che all'Athletic ha parlato di una strategia in atto per portare più stelle del mondo del calcio nella Saudi Pro League. Dopo il passaggio del portoghese all'Al Nassr, d'altronde, le attenzioni mediatiche nei confronti del campionato mediorientale sono aumentate a dismisura e adesso le istituzioni intendono cavalcare l'onda. L'obiettivo numero uno è chiaramente Lionel Messi, in scadenza con il Psg, nel tentativo di riproporre anche lì l'eterna rivalità tra l'argentino e CR7: “Abbiamo una strategia di supporto del club. Abbiamo iniziato nel 2019 con le società, perché abbiamo visto che c'era tanto potenziale ma non erano strutturate nel modo giusto".

La strategia dell'Arabia Saudita

Poi ha proseguito: “C'è la possibilità di arrivare in un posto nuovo e far crescere il suo sviluppo dello sport, e l'abbiamo visto con Cristiano Ronaldo che ha portato il nostro torneo a essere osservato in tutto il mondo. Dal momento suo arrivo abbiamo 137 canali in tutto il mondo che trasmettono il campionato saudita, gli stessi che inizialmente non erano interessati". Il principe Abdulaziz ha infine spiegato di ritenere la Saudi Pro League più competitiva di quanto si pensi: “Credo che sia un campionato di livello, non è facile giocarci. Ma stiamo ancora in fase di sviluppo e, come ho già detto, chiunque voglia venire ad aiutarci in questo viaggio è più che benvenuto”.

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