Chiellini, la Juve, il retroscena Real e la battuta su Osimhen e Haaland

L'ex capitano bianconero si è concesso a una lunga chiacchierata in cui ha parlato di Champions League, prospettive future e molto altro ancora

TORINO - Giorgio Chiellini, ex capitano della Juventus e della Nazionale Campione d'Europa nel 2021, si è concesso a una lunga chiacchierata nel corso di una iniziativa promozionale legata al suo agente Davide Lippi. Tra i temi affrontati, anche l'imminente semifinale di Champions League tra Milan e Inter: "Il derby di Milano sarà una semifinale equilibrata, ma se devo puntare 1 euro lo metto sull'Inter. Credo che i nerazzurri partano avvantaggiati perché in questo tipo di partite li vedo più forti".

Chiellini, la sua previsione per la Champions

Guardando un po' più in là, il difensore dei Los Angeles FC ha ipotizzato anche una possibile finale: "La mia previsione per la finale di quest'anno è Inter-Manchester City. Anche qua siamo sul filo del rasoio perché anche l'altra semifinalista, ossia il Real Madrid, è molto forte. Basti pensare alla rimonta con il Paris Saint Germain negli ottavi di finale della scorsa edizione di Champions League. Al 75' della partita di ritorno i francesi stavano dominando e Mbappè sembrava un alieno, poi in un quarto d'ora è cambiato tutto e il Real Madrid ha passato il turno vincendo 3-1. Però penso che alla fine prima o poi il Manchester City dovrà raggiungere la finale e quindi un altro euro lo scommetto sulla finale Inter-Manchester City". Il difensore ha poi parlato degli attaccanti più forti dell'attuale panorama mondiale: "Qualche anno fa mi sarebbe piaciuto marcare Haaland e Osimhen. Oggi no, solo a guardarli giocare mi fanno male i flessori!".

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L'ipotesi Real Madrid e la scelta di restare

L'ex Juventus ha poi parlato della possibilità concreta di trasferirsi a Madrid in passato: "Sono stato realmente vicino al Real Madrid una volta sola nella mia carriera. Davide Lippi, il mio procuratore, lo sa meglio di me perché queste cose non mi interessavano tanto. Sono sempre stato uno molto concentrato sul giocare però quella volta siamo stati davvero a un passo al mio trasferimento al Real Madrid. A posteriori posso dire che sarebbe stata una bella esperienza, perché sono uno a cui piace molto viaggiare. Nella mia carriera mi era mancato scoprire nuove culture e forse è anche uno dei motivi per cui ora sono venuto a giocare a calcio negli Stati Uniti".

Poi ha continuato: "Credo di non essere un giocatore adatto al calcio spagnolo. Avrei fatto come Cannavaro e Samuel che sono andati a giocare in Spagna e sono durati 2-3 anni lì. Probabilmente sarei stato un difensore più adatto al calcio inglese, ma anche lì quando superi i 30 anni è complicato stare dietro al tipo di gioco, anche perché in quei campionati dopo 2-3 stagioni trovano sempre giocatori giovani che ti sostituiscono. È stato un onore l'interessamento del Real Madrid, ma posso dire di essere felicissimo per com'è andata dopo. Arrivare a scrivere la storia di una società come la Juventus non è una cosa da tutti".

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Un futuro sempre nel calcio

Per quanto riguarda il suo futuro da calciatore, questa la sua idea al momento: "Vorrei giocare ancora per tanto tempo, nel senso che la mia testa non è stanca. Il mio corpo però sì, ha già dato qualche segno di cedimento. Siamo alla fine, vediamo, non manca tanto: questa stagione, massimo forse un anno, non lo so. Diciamo che sono pronto da un momento all'altro, ma so già che la scelta che ho fatto un anno fa, prima di venire qua, è stata una bella esperienza perché ancora mi permette di divertirmi giocando e riuscendo a stare a un livello alto nonostante qualche acciacco dell'età, anche se chiaramente il livello fisico non sia più quello di qualche anno fa. Però, appena sento di essere arrivato al limite per tenere quel livello standard a cui ero abituato, preferisco andar via un attimo prima. Ancora mi diverticchio, vediamo come va a vanti; sono fortunato di aver trovato un buon club e una buona squadra che mi aiuta e sto godendo al massimo di tutta questa esperienza". 

Chiellni ha anche parlato di un suo possibile futuro nel mondo del calcio in veste dirigenziale: "Onestamente dopo il ritiro mi piacerebbe rimanere nel mondo del calcio più lato manageriale che lato allenatore, perché secondo me se cominci a fare l'allenatore devi proprio crederci tanto, perché è una cosa che poi ti mangia. La vita dell'allenatore, ancor di più di quella del dirigente, ti porta via e devi avere una vocazione per farla. Io questa vocazione ad oggi non me la sento".

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TORINO - Giorgio Chiellini, ex capitano della Juventus e della Nazionale Campione d'Europa nel 2021, si è concesso a una lunga chiacchierata nel corso di una iniziativa promozionale legata al suo agente Davide Lippi. Tra i temi affrontati, anche l'imminente semifinale di Champions League tra Milan e Inter: "Il derby di Milano sarà una semifinale equilibrata, ma se devo puntare 1 euro lo metto sull'Inter. Credo che i nerazzurri partano avvantaggiati perché in questo tipo di partite li vedo più forti".

Chiellini, la sua previsione per la Champions

Guardando un po' più in là, il difensore dei Los Angeles FC ha ipotizzato anche una possibile finale: "La mia previsione per la finale di quest'anno è Inter-Manchester City. Anche qua siamo sul filo del rasoio perché anche l'altra semifinalista, ossia il Real Madrid, è molto forte. Basti pensare alla rimonta con il Paris Saint Germain negli ottavi di finale della scorsa edizione di Champions League. Al 75' della partita di ritorno i francesi stavano dominando e Mbappè sembrava un alieno, poi in un quarto d'ora è cambiato tutto e il Real Madrid ha passato il turno vincendo 3-1. Però penso che alla fine prima o poi il Manchester City dovrà raggiungere la finale e quindi un altro euro lo scommetto sulla finale Inter-Manchester City". Il difensore ha poi parlato degli attaccanti più forti dell'attuale panorama mondiale: "Qualche anno fa mi sarebbe piaciuto marcare Haaland e Osimhen. Oggi no, solo a guardarli giocare mi fanno male i flessori!".

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