TORINO - Ci siamo: da oggi in Argentina è in mostra il futuro del calcio planetario. Spieghiamo meglio. Alle 20 prende il via, con le prime due partite del Gruppo A e del Gruppo B, il Mondiale Under 20: 24 squadre all’inseguimento della gloria, del titolo più importante che ci sia a quest’età. Il Torneo avrebbe dovuto tenersi in Indonesia, ma le ingerenze della politica nel governo del football locale hanno portato la Fifa a prendere la decisione drastica di un cambio di sede. E qui è arrivata la “masterclass”, il colpo di teatro di Claudio El Chiqui Tapia, presidente della Federcalcio argentina fresco di trionfo nel Mundial dei grandi in Qatar: con una clamorosa opera di mediazione ha convinto Infantino, numero uno della Fifa, a concedere l’organizzazione della manifestazione proprio al Paese del Latino América, garantendosi così il pass per il Torneo come Paese organizzatore alla Selección che aveva clamorosamente bucato la qualificazione sul campo.
Parata di stelline: brilla Pafundi
E proprio l’Argentina allenata dal Jefecito Mascherano è una delle candidate al successo finale: può contare su fenomenini come Valentín El Colo Barco del Boca Juniors che ha stregato la Juventus, su Máximo Perrone, fiammante neo acquisto del Man City di Guardiola e pure sugli italiani Matías Soulé (Juventus), Valentín Carboni (Inter) e Luka Romero (Lazio). Tra le stelle più brillanti del Mondiale Under 20, ovviamente, non possiamo non annoverare anche alcuni tra i nostri azzurri: su tutti Simone Pafundi, 17enne dell’Udinese. Il trequartista di Monfalcone ha classe e numeri da vendere che gli hanno permesso di essere già convocato da Roberto Mancini nella Nazionale A e a lui il ct ha dedicato parole dolcissime: «Nelle mie convocazioni prima c’è sempre Pafundi, poi tutti gli altri: questa è la mia idea quando scrivo la lista. Ha qualità incredibili, è un ragazzo che ha compiuto adesso 17 anni e la speranza è che possa giocare in Serie A ed essere un calciatore della Nazionale per i prossimi 20 anni. Crediamo molto in lui». In Argentina potrà lasciare di stucco il mondo. Riflettori puntati anche su Tommaso Baldanzi, trequartista ventenne dell’Empoli, uno dei gioiellini dei toscani.
Occhio sempre al Brasile
Quando parli di Mundial, però, non puoi non considerare, tra le favorite, anche il Brasile: la VerdeAmarela sarà, tra le altre cose, il primo avversario dell’Italia. Occhio, innanzitutto a Marcos Leonardo Santos Almeida, attaccante del Santos, e attenzione pure a Andrey Nascimento dos Santos, 19 anni, talento nato, cresciuto ed esploso nel Vasco da Gama. Il centrocampista carioca è un crack in potenza e infatti è già stato comprato a gennaio dal Chelsea per la considerevole cifra di 12.5 milioni di euro. E sempre nel Chelsea giocano sia il diciannovenne centrocampista inglese Carney Chukwuemeka sia il portiere diciottenne statunitense Gabriel Slonina: salito all’onore delle cronache con i Chicago Fire, club di Major League Soccer, ha stregato i dirigenti inglesi che lo hanno portato a Londra affidandogli il ruolo da titolare nella squadra riserve dei Blues. Qualche riga la meritano anche Fabricio Díaz Baldaracco, 20 anni, astro nascente del Liverpool Montevideo che è anche il cervello dell’Uruguay, e Wilson Odobert, attaccante diciottenne del Troyes: gioca con continuità e in questa Ligue 1 ha già raggranellato 32 presenze riuscendo pure a realizzare 4 reti e a servire due assist. Le ambizioni di far bene dei Coqs allenati da Landry Chauvin sono legate a doppio filo al bomber di Meaux.