Mancini ride con la sua Arabia, ma il bel gioco non c’è ancora

Qualificazione agli ottavi di Coppa d’Asia centrata in anticipo, però quanta fatica per battere il modesto Kirghizistan
Mancini ride con la sua Arabia, ma il bel gioco non c’è ancora© Getty Images

Roberto Mancini centra gli ottavi di finale con un turno di anticipo in Coppa d’Asia: l’Arabia Saudita, infatti, si sbarazza del Kirghizistan per 2-0 e può già festeggiare l’approdo alla fase a eliminazione - anche se dal punto di vista della prestazione, la nazionale saudita lascia ancora qualcosa a desiderare. La partita sembra mettersi subito in discesa per Mancini e i suoi: (de)merito del fallo da killer di Akmatov, che l’arbitro Iida giudica in un primo momento da ammonizione. Peccato che il Var lo richiami per segnalare come il piede del giocatore del Kirghizistan arrivi altissimo sul ginocchio di Al-Najei: il cartellino viene cambiato in rosso diretto. Mancini si alza, ma col passare dei minuti sembra perdere un po’ la calma perché l’Arabia Saudita non crea quanto ci si aspetterebbe da una squadra con l’umo in più. Al 35’ però è Kanno, completamente dimenticato dalla difesa avversaria, che devia al volo un cross pericoloso dritto dentro alla porta per il vantaggio dei sauditi.

Mancini esulta alzando il pugno, lo stadio, che è una bolgia di pubblico a smaccata maggioranza saudita, si anima di cori. Finisce il primo tempo e ricomincia il secondo con una trama da ‘Giorno della marmotta’. Perché il Kirghizistan, non soddisfatto di essere in 10, riesce pure a rimanere in 9 dopo 7’ minuti dalla ripresa del gioco. Kimi Merk si inventa un fallo pericoloso e inutile su Tambakti, che stava mandando la palla verso il proprio portiere. L’arbitro giapponese estrae il giallo, il Var lo richiama di nuovo e cambia la valutazione in rosso. Tutto già visto nel primo tempo. A questo, però, ci si aspetterebbe un’Arabia Saudita dilagante, contro un’avversaria già meno forte (sulla carta) e pure con due uomini in meno. Invece gli uomini in verde ci mettono un po’ per accelerare e cercare di chiuderla. Mancini decide di cambiare e in effetti l’Arabia Saudita guadagna qualcosa in vivacità e pericolosità, ma gli attaccanti si divorano una quantità incredibile di occasioni, prima che Faisal, con un tiro dalla distanza, trovi un 2-0 influenzato da un gentilissimo omaggio del portiere Tokotaev. Finisce 0-0 l’altra partita del girone, giocata ieri, Thailandia-Oman. Risultato che soddisfa solo in parte la Thailandia, ancora non sicura della qualificazione alla fase a eliminazione diretta.

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