"Mi ha fatto impazzire. Pensavo, va bene le prime settimane quando è fresco, ma dopo qualche mese mi sono chiesto: cosa sta succedendo qui?". L'esperienza inglese al Chelsea di Maurizio Sarri non è stata molto entusiasmante, nonostante la vittorria dell'Europa League e, a svelare dettagli sul "curioso" metodo dell'ex Napoli ci ha pensato Gary Cahill, con il quale non ha avuto un buon rapporto, giusto per utilizzare un eufemismo. Ospite del podcast "One One" di John Obi Mikel, altra vecchia conoscenza Blues, l'ex difensore ha raccontato diversi aneddoti sul tenico toscano, arrivando perfino a definirlo "noioso".
Le parole di Cahill
"Era molto fermo. Era un manager molto superstizioso, diverso", non utilizza mezzi termini Cahill nel raccontare alcuni retroscena dell'avventura in Premier League con l'ex Juve.
"Eravamo soliti provare un'azione a centrocampo, passare il pallone a uno dei difensori centrali, metterci sopra un piede e tu dovevi semplicemente girarlo in diagonale, come alla ripresa di una partita. Ma ci lavoravi ogni venerdì con i giocatori reduci dalle nazionali al completo. Ci vuole solo una sessione, non è vero? Se siamo io e te, e tu devi mettere il piede sulla palla, e io devo girarla in diagonale, è tutto quello di cui abbiamo bisogno, una sessione". E sul "Sarriball", coro in voga nelle tribune dello Stamford Bridge: "Ancora non ho capito cosa sia".
L'ex calciatore del Chelsea ha poi aggiunto: "Ecco il punto della superstizione: ogni venerdì o ogni giorno prima di una partita, lui faceva fare questo esercizio. Mi ha fatto impazzire. Pensavo, va bene le prime settimane quando è appena arrivato, ma dopo qualche mese. Cosa sta succedendo qui? Dobbiamo farlo di nuovo?".
Alla domanda se quell'esercizio avesse prodotto qualche vantaggio, Cahill ha risposto ironicamente: "Qualche rimessa laterale, credo, ad esagerare!".
Intanto Maurizio Sarri resta senza una panchina, in attesa della chiamata giusta. Che lui, probabilmente, attendeva già la scorsa estate.